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Inquinamento, sotto sequestro la fonderia PalBertig
28 settembre 2001

MOLFETTA – 27.9.2001 I carabinieri hanno posto sotto sequestro per inquinamento ambientale le fonderie Pal-Bertig, alla periferia della città sulla strada per Bisceglie, quasi all’incrocio con la strada per la Madonna dei Martiri. Si tratta di una vasta area industriale la cui attività, secondo quanto accertato, causa danni all’ambiente e alle persone è stata posta sotto sequestro preventivo a Molfetta dai carabinieri. L’area si estende su una superficie di 28.000 metri quadrati in via Caduti del Mare ed è di proprietà della ditta di Fonderia e Smalteria, che conta 30 dipendenti. Il provvedimento è stato attuato su disposizione del Gip di Trani Antonio Lovecchio. Secondo quanto hanno accertato i carabinieri della compagnia di Molfetta e del nucleo operativo ecologico di Bari, che dal novembre dell’anno scorso hanno condotto indagini sull’attività dell’azienda, l’attività che veniva svolta in quell’area provocava emissioni di fumo e polveri pericolose nell’ambiente. Venivano inoltre scaricate nel sistema fognante, senza alcuna autorizzazione, acque reflue dall’attività industriale; venivano infine depositati rifiuti non controllati, provenienti da attività produttive. Oltre a mettere l’intera area sotto sequestro preventivo, i carabinieri hanno denunciato l’amministratore della ditta. Massimiliano Piscitelli
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TELEKABUL/TELEBANA: Ringrazio Oriana Fallaci che si è fatta viva dopo un lungo silenzio. Ha scritto in un articolo infinito e definitivo per il Corriere della Sera di ieri. Conserverò il pezzo tra le cose più care perché mi ha chiarito idee che pure avevo: sul terrorismo, sulla guerra, sull'Islam, sulla civiltà occidentale in genere e sulla nostra, domestica, cattolica, familiare; sulla Patria, su questo mondo, un po' su tutto quanto è accaduto e sta accadendo. Grazie anche a Ferruccio de Bortoli, il direttore, che ha pubblicato l'intervento infischiandosene delle grane scontate cui andrà incontro. Noi italiani ci conosciamo. Siamo divisi in categorie: chi ama l'America e se ne vergogna; chi la detesta senza vergognarsi; chi ama l'Ita1ia ma non la stima; chi non l'ama e stima quelli che la odiano. Su una sola cosa le categorie sono d'accordo: se la Patria chiama, meglio fingere di non sentire. La parola d'ordine è: imboscarsi. Qualcuno ci riuscì nel 1915 e nel 1940. Dal 1945 in poi siamo tutti imboscati per decreto: in caso di necessità, al nostro paese si danno da fare gli angloamericani. Noi seguiamo gli eventi in tv e ne dibattiamo al bar. Se le cose si mettono male facciamo l'occhiolino ai probabili vincitori; offriamo la nostra partecipazione ai festeggiamenti di piazza. Ogni piazza ci attira, specialmente se televisiva. Prediletta è quella di Santoro, frequentata dagli amici del giaguaro. Lo spettacolo di venerdì sera è stato perfetto, una sintesi dell'italianità. Vi ho assistito sgomento. Già la scelta degli ospiti rivelava una spiccata vocazione per la commedia dell'arte: Agnoletto, Casarini e Barghuti di Al Fatah, un bel trio impegnato a predicare contro Israele, quindi contro gli Usa, contro Berlusconi, contro l'Occidente, contro noi stessi e la nostra civiltà. Avversari: Gianni De Michelis (fu ministro degli Esteri) e Mario Pirani. Da 'telekabul" siamo arrivati a "Telebana". Un programma come quello andato in onda su Raidue sarebbe stato inconcepibile in qualsiasi Paese contrario alle prodezze di Bin Laden. Noi lo abbiamo trasmesso con la benedizione della Commissione parlamentare di vigilanza presieduta dall'ex comunista Petruccioli. Primo interrogativo. A quale titolo hanno partecipato allo show fondamentalista i due federali antiglobal distintisi recentemente nelle risse di Genova? Secondo: Perché Santoro, abile guru della telesinistra, ha concesso a Barghuti di recitare la parte del protagonista? Perché non ne ha mai interrotto gli sproloqui straripanti, non ha mai sollevato una obiezione, anzi, ha incoraggiato il palestinese nelle sue digressioni? Perché non ha concesso a Mario Pirani di argomentare fino in fondo le proprie tesi informate, puntuali, impeccabili? De Michelis si è difeso nell'angolo, sembrava sconfortato dinanzi a Casarini e Agnoletto, urlatori di slogan e luoghi comuni, incapaci di ascoltare e rispondere a proposito. Si sa come funziona La Tv: il pallino è in mano al conduttore, se vuole ti espone a figuracce, ti dà e ti toglie la parola a suo piacimento, interrompe per introdurre un filmato, un'intervista, uno spot. Se l'andamento del programma assume una piega a lui non gradita, il padrone delle telecamere catnbia tema, tergiversa e tu rimani con tanto di naso. Risultato dell'ultima puntata: Bin Laden in Rai ha vinto. E con lui hanno vinto i suoi paladini nel Belpaese, che si spacciano per difensori dei poveri sfruttati dai ricchi, difensori dell'ambiente e della salute pubblica. Avessero davvero a cuore gli umili e i diseredati della Terra farebbero un salto in Afghanistan e libererebbero le donne umiliate, condannate all'ignoranza, alla malattia, alla schiavitù. Invece vanno da Santoro a prendere il gettone di presenza e gli applausi dei compagni. Non si accorgono neppure, gli Agnoletto e i Casarini, che a Bin laden non importa nulla di Allah e degli affamati dell'Islam; a lui premono i pozzi di petrolio e preme costituire la grande nazione islamica allo scopo di imporre le tariffe energetiche. Altro che guerra santa. La sua è una guerra sporca di greggio. Lo sceicco del terrore punta ai barili per sé, non al paradiso con settantadue vergini per ogni pirlacchione che si trasforma in kamikaze stragista. Di tutto questo non si è discusso nella taverna di Santoro. E nel timore che il dibattito diventasse serio, il Prode Michele si è guardato bene dall'invitare un rappresentante israeliano cui affidare il compito di tenere testa al palestine Barghuti. Dal quale Barghuti non ha preteso risposte alle domande di Pirani. Domande precise, intelligenti: perché Arafat non ha sottoscritto le proposte di Barak, perché i palestinesi rompono sistematicamente le tregue proclamate dallo stesso Arafat? Il problema è che i palestinesi, e in genere i popoli arabi, non tollerano l'esistenza di Israele e sognano di spazzarlo via insieme con tutti i suoi abitanti. Santoro fa lo gnorri. Casarini interpreta come un automa la parte del leader rivoluzionario e, supportato da Agnoletto, si sforza ad ogni appuntamento televisivo di fornire una giustificazione sociale alle barbarie dei terroristi. L'uno e l'altro, però, non sono che antiamericani, e dall'antiamericanismo cercano di ricavare consensi per tramutarsi da tribuni abusivi in soggetti politici provvisti di auto blu e col diritto di riscuotere l'indennità di carica. Niente di nuovo e niente di strano. Cosa non si fa per un posticino al sole. Ma che la Rai. ponga a disposizione di certa gente i propri riflettori è intollerabile. Ricordate ciò che avvenne in campagna elettorale grazie all'opera di Santoro e satirici vari? L'esperienza non ha insegnato nulla. E dire che conduttori e comici e nani e soubrette, davanti alle critiche dell'opposizione, gridarono: ecco, i futuri padroni del vapore stanno già preparando le liste di, proscrizione. Scusate, chi è stato epurato? La differenza tra la destra e la sinistra è che la destra minaccia epurazioni, la sinistra le fa. CHIARO??????




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