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Incendio in un campo nomadi di Molfetta, distrutti i documenti dei rom
12 gennaio 2012
MOLFETTA
– In tema di incendi Molfetta vanta molti precedenti, soprattutto per quanto riguarda le vetture.
Le fiamme questa volta hanno colpito un campo nomadi in via Salvo D’Acquisto, alla periferia della città.
A dare l’allarme sono stati alcuni cittadini che hanno allertato i vigili del fuoco che, giunti troppo tardi sul posto, hanno domato l’incendio, illesi i rom che occupavano il campo, che, però, non hanno potuto salvare i documenti.
Non si conoscono le cause dell’incendio, se è dipeso da fattori esterni o da qualche superficialità degli stessi occupanti che hanno involontariamente provocato l’incendio, come accadde nel
febbraio 2009
quando a causa di alcuni braceri accesi dal gruppo rom all’interno delle baracche per ripararsi dal gelo di questi giorni, le fiamme divorarono tutte baracche e solo l’intervento dei vigili del fuoco mise in salvo tutti gli abitanti delle baracche: 5 uomini, 7 donne e 11 bambini, che furono poi alloggiati provvisoriamente in una struttura di Bisceglie.
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hasn petersen
13 Gennaio 2012 alle ore 09:16:00
Fa bene il sindaco a lasciare il campo rom dove è!Se solo provasse a "spostarlo" vedremo tanti buonisti e denigratori insorgere e parlare di razzismo e diritto a integrazione e scemenze varie...magari insorgerebbero gli stessi che già ora hanno da ridire(come sempre e per mestiere).
Rispondi
pubblicista
12 Gennaio 2012 alle ore 21:52:00
perchè a cosa gli servivano i documenti? se non cercano in alcun modo di integrarsi.Fra tutte le comunità straniere che vivono in Italia,sono gli unici che preferiscono vivere nei campi e la cosa più grave è che vivono di accattonaggio fatto sopratutto da bambini e donne.(purtroppo bisogna tutelare le minoranze etniche)ma cosa dobbiamo tutelare? il vivere nelle baracche e lo sfruttamento dei bambini? .
Rispondi
tommaso gaudio
12 Gennaio 2012 alle ore 16:46:00
A gardare, anche da lontano, le condizioni dei baraccamenti, fatti dagli stessi occupanti, ci si chiede come un incidente serio, di cui sfortunatamente leggiamo spesso la cronaca in altri siti, non sia ancora successo. Allora sì che ci sarebbe la "processione" delle autorità in gramaglie, che promettono che ..."MAI PIU' ACCADRA' UN SIMILE DRAMMA!". L'abbiamo già visto in altre occasioni. Il problema esiste, insieme con tanti altri che, comunque vengono ...spazzati sotto i fatidici tappeti.
Rispondi
krakim
12 Gennaio 2012 alle ore 11:26:00
Ma quell'immobile non è di proprietà del Comune? Non erano stati annunciati, in pompa magna, progetti di piste di atletica, finanziamenti, ecc. Perché nessuno invita il sindaco, l'assessore alla socialità e quello al patrimonio a recarsi sul posto per rendersi conto di quello che succede? Quel pseudo campo Rom è sotto gli occhi di tutti, ma nessuno fa niente. Al suo interno ci sono uomini, donne e soprattutto bambini che vivono di accattonaggio ed in condizioni da terzo mondo. Dobbiamo aspettare che ci scappi il morto perché le autorità competenti intervengano per mettere fine ad una occupazione abusiva e pericolosa? Sarebbe bello che questa testata si facesse promotrice di una campagna di sensibilizzazione e di informazione su questo problema e che magari intervistasse la gente che vive vicino a quel campo per sentire e riportare cosa avviene là dentro.
Rispondi
alba talba
12 Gennaio 2012 alle ore 09:31:00
Non vogliatemene: ma questo porre l'accento sui documenti che non hanno potuto salvare mi sa di... "bruciato". P.S. cos'altro non hanno potuto salvare?
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