MOLFETTA - Un inferno di proporzioni gigantesche. Un incendio, probabilmente doloso, si è sviluppato dalle 20 circa nella zona ASI tra le strade vicinali Spinaruta e Salno, proprio a ridosso del canale a cielo aperto dei reflui provenienti da Ruvo di Puglia (l’area investita dalle fiamme potrebbe essere paragonata per estensione al parcheggio dell’Ipercoop).
L’incendio ha coinvolto irrimediabilmente i rifiuti che erano stati abbandonati in quel terreno, probabilmente destinato all’ampliamento della zona ASI, soprattutto una decina di grosse gomme da camion abbandonate tra le sterpaglie, forse per evitare che si vedessero (foto). Sono dovuti intervenire due mezzi dei Vigili del Fuoco per le difficoltà nel spegnere le fiamme, oltre a una pattuglia dei Carabinieri. La puzza di gomma incendiata si percepiva alla banchina san Domenico alle ore 21, da dove era anche visibile l’alta colonna di fumo denso nero. Insomma, una cappa di diossina su Molfetta.
Perché quella sterpaglia alta non era stata eliminata, dopo
l’ordinanza sindacale con cui si ordinava di procedere a propria cura e spese alla ripulitura di aree, terreni e pertinenze da stoppie, frasche, cespugli, arbusti e residui di coltivazioni entro il 31 maggio 2012? Su chi ricadranno le responsabilità oggettive? Infatti, se quel suolo è destinato all’ampliamento della zona ASI, i responsabili della mancata pulizia del terreno dovrebbero essere il Comune di Molfetta o il Consorzio ASI che non hanno provveduto all’esecuzione immediata dell’ordinanza.
Quindici aveva anticipato lo scorso 31 maggio il pericolo d’incendi dolosi proprio in quelle aree abbandonate e colme di rifiuti. Un atto vandalico, l’ennesimo in una città ormai allo sbando totale. A questo punto sarebbe opportuno ripulire tutte quelle aree ancora disseminate di sterpaglie e rifiuti, per evitare che un altro incendio di vaste proporzioni divampi.
© Riproduzione riservata