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Il sindaco di Molfetta Minervini: pronti a pulire il territorio, con Asm, Multiservizi e i volontari. L'Enel: i rifiuti elettrici non sono nostri
05 luglio 2017

MOLFETTA – Questa sera il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini ha convocato un incontro urgente con i giornalisti per comunicare le prime iniziative per la pulizia di Molfetta.

L’Asm dovrebbe provvedere alla disinfestazione, derattizzazione e igienizzazione e alla raccolta e allo smaltimento dei RSU e inerti abbandonati su tutto il tenitorio urbano ed extraurbano; alla rimozione dei cumuli di alghe presenti sui litorali, secondo l'opzione di gestione n. 3 delle linee guida regionali, sussistendone ampiamente tutte le condizioni; alla apertura quotidiana (mattina e pomeriggio e la domenica solo la mattina), delle isole ecologiche esistenti per la ricezione di tutte le tipologie dei rifiuti differenziati, in particolare della frazione umida ed altresì potenziando la ricezione di quello indifferenziato; alla eliminazione radicale delle erbe infestanti e diserbaggio lungo i marciapiedi.

Alla Multiservizi toccherà la pulizia di tutto il verde cittadino ed aiuole anche con aratura e degli alberi da ogni sterpaglia e dovrà eliminare tutte le buche delle strade e i marciapiedi rotti.

Anche la Polizia municipale è stata attivata a provvedere subito al controllo del territorio diretto e indiretto.

Altra novità di Minervini, il recupero dell’ing. Vincenzo Balducci, ex capo del settore territorio, nominato coordinatore responsabile dell’esecuzione di questi provvedimenti ai quali dovrà sovrintendere con un incarico di “supercommisario”, mentre il comandante della Polizia Municipale dovrà coordinare il controllo del territorio coordinandosi con le guardie campestri e le associazioni di volontariato.

Insomma, saranno chiamati anche i volontari di Molfetta a pulire la sporcizia del territorio.

Intanto l’Enel sostiene che i rifiuti elettrici ritrovati nel Comune di Molfetta, come ha segnalato a Quindici un lettore, non appartengono all’azienda: «I materiali di cui si parla non sono assolutamente riconducibili a Enel e alle proprie infrastrutture e questo è ricavabile non solo da semplice indagine visiva (le linee Enel non sono dotate di quel tipo di apparecchiatura). Tale certezza deriva anche da un sopralluogo che ieri stesso i tecnici di e-distribuzione, la società del gruppo che gestisce le linee di distribuzione, hanno effettuato subito dopo aver letto l’articolo».
Ringraziamo l’Enel per la tempestività dell’azione di verifica, dopo la nostra segnalazione. Ci consola che almeno un ente pubblico non sia corresponsabile dei rifiuti sparsi sul territorio.

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