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Il silenzio degli “innocenti”: politici assenti per la protesta degli addetti alle pulizie Fashion
06 ottobre 2012

MOLFETTA - Aria pesante al Fashion District di Molfetta. Quindici ha documento l’evolversi della protesta degli addetti alle pulizie, dopo l’ingresso di una nuova azienda a seguito di una selezione pubblica. È passata quasi una settimana, ma l’impresa appaltatrice ha mantenuto le sue posizioni, concedendo l’assunzione con il vecchio contratto per soli 7 lavoratori, mentre i restanti 10 saranno assunti con un contratto di soci lavoratori di cooperative, con la riduzione dell’orario lavorativo e l’aumento del carico di lavoro. Questo ha naturalmente creato anche frizioni tra gli stessi addetti.
Il Fashion District ha preferito defilarsi, ma allo stesso tempo nessun rappresentate della politica locale si è interessato dalla vicenda che sta colpendo 17 famiglie. Nessuno, senza distinzione politica tra centrodestra e centrosinistra, ha cercato di mediare tra le parti, quantomeno ascoltare le ragioni degli addetti alle pulizie ed elaborare una soluzione o un compromesso per sanare o risolvere questa vergognosa situazione, che non dovrebbe caratterizzare una struttura commerciale importante.
Perciò, i coordinatori della CGIL Molfetta, Giuseppe Filannino, della Filcams CGIL, Michele Jacono, dell’UILTUCS, Elena Cannone, e dell’UILTRASPORT), Ignazio De Gennaro, con un comunicato stampa sono ritornati sulla vicenda, che stanno seguendo passo dopo passo.
 
«Nel paese delle favole noto come “Fashion District” le cose vanno malissimo per chi si occupa di tener pulito il tutto.
Dall’inizio del mese prosegue senza sosta il presidio dei lavoratori addetti alle pulizie che all’indomani del cambio d’appalto invece di vedersi confermato il loro contratto “senza soluzione di continuità”, come recita la norma, esattamente come una recita o meglio dirsi farsa prima gli viene proposta una riduzione d’orario ed ora l’utilizzo di soli sette lavoratori e per gli altri poi si vedrà.
Filcams CGIL, UILTUCS e UILTRASPORTI in tutti questi giorni al fianco dei lavoratori di “proposte” ne ha ascoltate tante, ma nessuna dignitosamente accettabile, la cosa che più colpisce è l’assordante silenzio del “Faschion District” che sceglie la comoda via pilatesca, invece di ristabilire l’armonia “nel paese delle favole” e forse ancor di più ferisce la totale assenza di solidarietà da parte delle “forze” politiche e sociali di questa città.
Comprensibile che il sindaco sia affaccendato nella creazione di nuove province, meno comprensibile l’assenza di tutti gli altri. Affaccendati nel creare metropoli? Affaccendati nel creare candidati sindaci?
Chiediamo a chiunque e soprattutto ai cittadini di dar solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori venendoci a trovare al “paese delle favole” magari accompagnati da una scopa, attrezzo del mestiere dei protagonisti di questo incubo ma anche utile attrezzo per far pulizia di tutto ciò che rende invivibile la nostra città reale».  
 
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