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Il senatore Antonio Azzollini proclamato sindaco di Molfetta «Il primo provvedimento sarà per le famiglie degli operai della Truck Center»
02 maggio 2008

MOLFETTA - «La prima delibera della mia Amministrazione sarà per le famiglie dei cinque operai della Truck Center morti sul lavoro qualche mese fa. A loro dedico questo momento». Con queste parole il sen. Antonio Azzollini ha concluso la cerimonia che ieri mattina si è svolta nel chiostro della Fabbrica di San Domenico e che lo ha proclamato sindaco di Molfetta (nella foto da sinistra: Azzollini, il commissario prefettizio Antonella Bellomo e il segretario generale del Comune, Michele Camero). Prima giornata di lavoro per neo eletto primo cittadino, ma è stata anche una giornata di riflessione e di memoria dedicata a chi per il lavoro ha dato la vita. «La sensibilità di questa città verso il tema della sicurezza sul lavoro è grandissima» ha detto Azzollini. «Quella tragedia del lavoro ha rappresentato un momento tragico per Molfetta, ora dobbiamo dimostrare che questa comunità ha in sé risorse di civiltà assolutamente straordinarie e infinito rispetto nei confronti di tutte le vittime sul lavoro». Azzollini si è pure soffermato su alcune priorità contenute nell'agenda del prossimo Governo nazionale, tra cui il federalismo fiscale e l'occupazione giovanile: «Il federalismo fiscale rappresenta un rinnovamento totale del modo di concepire le risorse pubbliche e quindi la finanza locale. Questo significa che le città, le province e le regioni dovranno saper trovare al proprio interno le energie migliori per far fronte alle esigenze dello sviluppo. La maggiore produttività degli enti pubblici e delle imprese del Meridione d'Italia, in altre parole, passa attraverso la formazione professionale dei giovani e un posizionamento verso segmenti di specializzazione tecnologica più alti: oggi, solo per fare alcuni esempi, un tornitore non è più un semplice operaio ma deve essere soprattutto un tecnico specialista; un agricoltore poco ci manca che non sia pure un biochimico. Allora, restituire valore al circuito imprese-scuola-centri di formazione dovrà essere uno dei primi passi per impegnarci nei confronti delle future generazioni».
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