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Il Patto territoriale “Conca barese” entra nella fase operativa Costituito il Consorzio che deve attivare i 36 miliardi finanziati a maggio
15 dicembre 1999

di Francesco del Rosso A sei mesi dall’approvazione, il Patto territoriale “Conca barese” comincia a muovere i primi passi. I soggetti promotori, il 30 novembre, presso il notaio Berardi di Ruvo, hanno costituito formalmente la società consortile denominata “Consorzio per lo sviluppo dell’area Conca Barese”, cui la normativa sui patti affida il ruolo di responsabile, ossia il soggetto giuridico che attiva le risorse finanziarie, tecniche e organizzative, necessarie per il raggiungimento delle finalità del patto. Insomma l’interfaccia tra lo Stato, che attraverso il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha approvato a maggio il nostro “Patto”, con un finanziamento di oltre 36 miliardi in favore di iniziative imprenditoriali e infrastrutturali. Il ruolo del consorzio è fondamentale, non solo perché attiva i finanziamenti già erogati, ma perché è strategico per lo sviluppo economico di tutto il territorio. La società consortile, in qualità di organismo intermediario, potrà stipulare apposite convenzioni a livello nazionale e comunitario per il finanziamento di iniziative imprenditoriali. Uno strumento importante quindi, un punto di riferimento per tutti i settori dell’economia e soprattutto per l’imprenditoria locale. Infatti, il Consorzio potrà collaborare con gli imprenditori nazionali e stranieri per favorire forme di parternariato con le aziende locali. Inoltre il Consorzio potrà offrire alle aziende una serie di servizi: orientare le imprese nell’individuazione ed utilizzazioni di finanziamenti e contributi locali, regionali, nazionali e comunitari; mettere a disposizione conoscenze tecnologiche, svolgere attività di istruttoria e valutazione di progetti imprenditoriali nonché la gestione e il controllo delle risorse assegnate; promuovere iniziative per la crescita occupazionale con l’attuazione di corsi di formazione e di riconversione professionale. Costituito il Consorzio, per entrare nella fase operativa occorrono altri passaggi: la nomina del presidente e di due vice-presidenti, e soprattutto l’individuazione di colui che materialmente avrà i poteri operativi, ossia il Direttore generale o Amministratore delegato. Una scelta da non sbagliare perché tutto dipenderà dalle competenze professionali di chi andrà ad assolvere questo strategico incarico. Come si vede siamo di fronte a un’iniziativa importante per Molfetta che ha estremamente bisogno di utilizzare subito i 4 miliardi destinati alla realizzazione della nuova zona artigianale, e soprattutto per i 14 imprenditori molfettesi, alcuni dei quali hanno già effettuato investimenti in attesa di ricevere i finanziamenti loro assegnati, che complessivamente ammontano a 5.565 milioni. Certo, è tutto da verificare se ciò che il consorzio si promette di fare si realizzerà. Molto dipenderà dalla volontà di tutti (Comuni, banche, imprenditori e mondo del lavoro) di crederci, perché se il consorzio si limitasse a gestire solo le risorse assegnate (36 miliardi), la scommessa del “Patto” potrebbe rivelarsi tra qualche anno un’occasione mancata per lo sviluppo e il lavoro del nostro territorio, che di sviluppo e lavoro hanno tanto bisogno. BOX I finanziamenti per le infrastrutture (in milioni di lire) Molfetta: 4.000 per la nuova zona artigianale Bitonto: 5.750 per la nuova zona artigianale Palo del Colle: 7.000 per la nuova zona artigianale Ruvo di Puglia: 1.000 metanizzazione zona industriale Totale: 17miliardi e 750 milioni Ripartizione dei finanziamenti (in milioni) alle imprese (tra parentesi il numero di progetti) Molfetta: 5.565 (14); Bisceglie: 1.685 (3); Bitonto: 1.913 (2); Giovinazzo: 3.255 (4); Palo del Colle: 6.000 (1); Ruvo di Puglia: 100 (1). Totale: 18 miliardi e 518 milioni. Il “Patto territoriale” insieme al “Contratto d’area” e al “Contratto di programma”, è uno degli strumenti previsti dalla L. 662/96, per attivare la cosiddetta “programmazione negoziata”, per favorire lo sviluppo economico, partendo dalle vocazioni territoriali, in un contesto ecosostenibile. L’idea di fondo della legge è che si deve partire da un’intesa dei soggetti i quali, a vario titolo, hanno la responsabilità di promuovere lo sviluppo e di canalizzare risorse verso obiettivi di crescita economica e sociale. Il limite temporale del patto è di 48 mesi. Gli aiuti in conto capitale arrivano fino al 60% dell’investimento complessivo, per il resto le banche del Patto offrono finanziamenti o a tasso agevolato. Inoltre tutte le imprese che risiedono nel territorio, quindi anche quelle non finanziate dal Patto, possono usufruire delle agevolazioni previste dalla L. 314/95 in materia di benefici fiscali per le assunzioni. SCHEDA Consorzio per lo sviluppo dell’area “Conca barese” S.r.l. Capitale sociale: 100.000 Euro Sede legale: Piazza Municipio, Molfetta Soci e relative quote in Euro (1 euro = 1.936,27 lire) Comuni: Bitonto (7.500), Giovinazzo (7.500), Molfetta (7.500), Ruvo di Puglia (7.500), Terlizzi (7.500), Palo del Colle (7.500), Terlizzi (7.500). Banche: Banca Pop. di Puglia e Basilicata (1.500), Banca Cattolica (4.000), Banca del Salento-Credito Pop. Salentino (4.000), Banco di Napoli (4.000), Banca Pop. di Bari (4.000), Banca Carime (4.000). Enti privati e associazioni: Camera di Commercio di Bari (7.500), Consorzio Asi di Bari (5.000), Ass. Piccole Imprese di Bari (500), Ass. Florovivaisti Pugliesi (1.000), Unione prov. agricoltori di Bari (500), Ass. prov. produttori olivicoli (500), Federazione prov. Coldiretti (500), Ass. prov. produttori di olive (500), Conf. italiana agricoltori provinciale (500), FinPuglia (3.500), Tecnopolis (3.500), Abaco System e Service (2.000), Conf. nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (500). Consiglio di amministrazione: Lia Caldarola (sindaco di Ruvo), Francesco Napoletano (sindaco di Bisceglie), Antonio Schinaia (sindaco di Palo del Colle), Guglielmo Minervini (sindaco di Molfetta), Domenico Pietro De Palo (Assessore Attività produttive di Bitonto), Giuseppe Mazzitello, Prefetto di Bari (rappresentante della Camera di Commercio), Mariano Caputo (Consorzio Asi), Carmelo Martena (Banca del Salento), Biagio Mastromatteo (Ass. Piccole Imprese). Revisori dei Conti: Nicolò Azzollini (Molfetta), Alberto Amendolagine, Nicola Maldarella, Renato Berardi (supplente), Riccardo Antro (supplente).
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