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Il Partito Democratico di Molfetta in pieno caos. Il segretario Piero de Nicolo cede il Pd ad Annalisa Altomare
16 novembre 2015

MOLFETTA - E' caos nel Partito democratico cittadino e Piero de Nicolo rischia di essere ricordato come il “segretario balneare” eletto in pompa magna al termine di un congresso affrettato e convocato per normalizzare il partito di maggioranza relativa a sostengo del sindaco Paola Natalicchio, ma che oggi sarebbe già pronto ad affrettate dimissioni.

L'ex uomo forte del Partito democratico, dopo il passaggio di Guglielmo Minervini in “Noi a Sinistra”, secondo gli ultimi rumors, abdicherebbe a favore di un triunvirato di garanzia guidato da Annalisa Altomare, affiancata da un componente dei giovani democratici e un componente del suo gruppo.

Proprio la consigliera comunale in meno di una settimana, dopo aver proclamato a mezzo stampa la nascita del suo gruppo consiliare Democrazia e cambiamento, richiamo assolutamente non velato alla vecchia balena bianca, la DC, lasciata dalla Altomare nel 1994 per candidarsi con Forza Italia, rientrerebbe nei ranghi del Pd. Con lei avrebbe il lascia passare anche la consigliera Lia de Ceglia, eletta con il Popolo delle Libertà, e chissà che il dott. Sergio de Pinto, dopo aver detto di non voler tesserarsi cambierà alla fine anche lui idea.

Annalisa Altomare, che a luglio si è proposta ufficialmente alla carica di assessore entrante nella giunta Natalicchio per chiudere la crisi di governo, rifiutando ogni mediazione e indicazione alternativa interna al suo gruppo (largo ai giovani...) tornerebbe così a giocare un ruolo di primo piano nella politica cittadina. Con lei, l’altro dinosauro della politica molfettese, l'eterno Lillino Di Gioia, compagno di lotta con i manifesti del “Riscatto della città” di attacco all'amministrazione e a questo punto di governo. I passaggi con cui il tutto verrà formalizzato non sono ancora chiari. Qualcosa potrà già comprendersi nel consiglio comunale di oggi pomeriggio, primo vero banco di prova del nuovo patto che vuole mandare in soffitta quello siglato questa estate alla presenza del vicesegretario nazionale del Pd, Debora Serracchiani.

Tornerà una stagione di instabilità a palazzo di città? Come uscirà di scena il segretario de Nicolo? Davvero vuole essere ricordato come il segretario dimezzato e autore del più modesto risultato elettorale dalla nascita del partito in città? E i “suoi” assessori? Un riequilibro interno al Pd può senza dubbio mettere a rischio Tommaso Spadavecchia e Giulio Germinario, in carica da pochi mesi. Annalisa Altomare potrebbe dopo aver preso la segreteria, chiedere un posto anche in giunta se non per sé per qualcuno dei suoi.
Ma c'è anche uno scenario diverso dagli esiti più gravi. Se tutto fosse stato fatto ad arte per far saltare il banco? I rapporti tra il sindaco e la Altomare sono notoriamente burrascosi, e un Pd che invece di dare voce alla pluralità delle sue componenti in risposta al mandato elettorale si schiaccia sulle posizioni di Lillino e Co. rischia seriamente di innescare una crisi di governo, questa volta più vicina alla finestra elettorale di primavera. E magari lì liberi di allearsi anche con Saverio Tammacco (il vero obiettivo, più volte denunciato da “Quindici”), che ha ricevuto la benedizione a Molfetta di Michele Emiliano all'interno di “Realtà Italia”. Del resto alle ultime iniziative pubbliche della Altomare non sono mancati consiglieri comunali e esponenti del centrodestra.
Il segretario regionale del Pd è a conoscenza di tutto questo? Perché non commissariare il partito cittadino, come a Gioia del Colle, piuttosto che far scatenare questa battaglia interna dagli esiti imprevedibili?
Questo ennesimo indecoroso spettacolo che ancora una volta sta dando vita il Partito democratico cittadino si consuma mentre la Multiservizi rischia di essere liquidata mandando a casa 61 lavoratori, quando è prossima almeno nelle dichiarazioni la partenza del servizio di raccolta porta a porta, che richiede un forte governo del processo di raccolta per non svegliarsi con cumuli di rifiuti sulle strade in assenza di cassonetti, con la partenza di importanti opere pubbliche come la casa per la musica, il parco di mezzogiorno, le gare per i servizi di minori e anziani. C'è qualcuno che vuole mettere il nastro indietro di vent'anni alla città.

© Riproduzione riservata

Autore: Felice de Sanctis
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