Il nuovo vescovo, mons. Domenico Cornacchia, si insedierà il 20 febbraio nella Diocesi di Molfetta. Il bisogno di serenità di una comunità divisa e in perenne conflitto
MOLFETTA – Arriverà il 20 febbraio nella Diocesi di Molfetta, Giovinazzo, Terlizzi e Ruvo il nuovo vescovo mons. Domenico Cornacchia. Fino ad allora continuerà a svolgere il ruolo di amministratore apostolico nella sua attuale diocesi di Lucera.
Il 13 febbraio, poi, saluterà la comunità di Troia e il 14 quella di Lucera, lasciando la vecchia diocesi che mons. Cornacchia, originario di Altamura, ha retto per 9 anni dal giugno 2007. Il 20 febbraio, infine, la cerimonia di insediamento nella Cattedrale di Molfetta.
Secondo la consuetudine, il nuovo vescovo ha 60 giorni per insediarsi nella nuova sede di Molfetta, che conosce bene avendo ricoperto l’incarico di padre spirituale nel Seminario Regionale di Molfetta per 12 anni (dal 1993 al 2005).
La comunità diocesana si sta preparando ad accogliere il nuovo Pastore che troverà una città divisa con molti conflitti politici anche all’interno degli stessi partiti e della stessa coalizione di centrosinistra: tutti contro tutti, un clima di odio e di divisioni che non rende serena l’atmosfera, per rivalità personali e ambizioni frustrate, poco cristiane, che ostacolano la crescita della città.
La speranza è che il nuovo vescovo riesca a riportare serenità e pace in un contesto sociale deteriorato da 10 anni di intolleranza e mancato rispetto delle regole, soprattutto rispetto degli altri, del loro ruolo istituzionale e dell’interesse collettivo.
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