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Il "Molfetta calcio" punta alla salvezza Al via la nuova stagione calcistica con molti ragazzi e poche ambizioni
15 settembre 2000

di Francesco del Rosso Ci eravamo lasciati a luglio con la notizia della cessione da parte di Sergio Azzollini della gestione del “Molfetta calcio” al Comune di Molfetta, con l’invito di provvedere all’iscrizione al campionato di Promozione e alla successiva gestione. L’assessore allo Sport, Franco Cives, ovviamente non poteva far altro che ignorare tutto (il Comune, ente pubblico, non può gestire una società sportiva privata, ndr) anche se aveva interpellato qualche imprenditore, chiedendo anche al tecnico molfettese Gaetano Salvemini, di fare da uomo immagine per una nuova dirigenza. Com’era prevedibile non se ne è fatto nulla, nel senso che Sergio Azzollini ha iscritto la squadra, che così sarà per la terza volta consecutiva presente ai nastri di partenza nel torneo di Promozione che partirà il prossimo 24 settembre. Intanto registriamo contrastanti versioni di Cives e Azzollini. L’assessore afferma di aver ricevuto un gruppo di molfettesi che avevano espresso l’intenzione di rilevare la società, mentre Azzollini ribatte di non aver avuto offerte da nessuno. Evidentemente qualcuno ha manifestato a Cives questa intenzione, senza poi avanzare una proposta concreta. Iscritta la squadra al campionato, Azzollini è riuscito ad incassare dal mercato ciò che non riesce ad avere dal Comune. Le cessioni di Cesario al F. Trani, De Candia al Ruvo, Spadavecchia al Victoria Bari e Santoro al Chieuti, hanno portato nelle casse della società molfettese una discreta somma di denaro, oltre alla soddisfazione di aver allevato giocatori di valore per le categorie regionali. I partenti sono stati prontamente rimpiazzati dai giovani del vivaio. Squadra giovane, quindi, quest’anno, che agli ordini del confermato tecnico Riccardo di Giovanni cercherà quanto prima di conquistare i punti salvezza, unico obiettivo della società: una scommessa per la bassissima età media della squadra, con tutti i rischi che questo comporta. Nelle gare di Coppa Italia, i molfettesi non hanno demeritato contro le più esperte Bitonto (1-1) e Ruvo (sconfitta per 2-0), ma il campionato sarà tutt’altra cosa. Il reparto con più incognite è la difesa, che con i nuovi Pastoressa (portiere) e Tuberoso (centrale) è apparsa vulnerabile quando si trova sotto pressione dagli avversari. Il centrocampo, come al solito, ruota attorno all’asse collaudato Belviso-Buccheri e alla loro tenuta sul terreno di gioco. Punto interrogativo resta l’attacco nel quale, nonostante la stazza di Brattoli e la buona volontà di Scardigno e Facchini, bisognerà fare i conti con la mancanza di un trequartista capace di lanciare le punte. Un altro punto interrogativo è rappresentato dalla panchina, dove abbiamo visto ragazzi esili, da far quasi tenerezza. Tutte domande a cui risponderà il campo a partire da domenica 24 con l’esordio al “P. Poli” contro il Minervino, a seguire la trasferta di Canosa, poi in casa contro il Polimnia, prima di andar a far visita all’Acquaviva. Per quanto riguarda le altre squadre, sia il Levante in 1^ Categoria che la “Mazzola” e la “Promolfetta” in Seconda, promettono di far bene con i giovani, anche se non aspirano, oltre un’onorevole salvezza anticipata. Annata quindi di basso profilo per il calcio molfettese e chissà che non venga fuori una piacevole sorpresa.
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