Il Masci e il progetto “Donne scalpellino”
Mi riferisco all'articolo "Donne scalpellino..." apparso sul Vs/ mensile del 15/09/02 a pag. 6. La redattrice evidentemente ignora la storia dell'iniziativa né si è documentata posto che stampa locale, Gazzetta del Mezzogiorno, volantinaggio e manifesti affissi nella nostra città, attribuiscono la paternità a questo Movimento. Infatti l'iniziativa nacque nel 1999 organizzata dal M.A.S.C.I. (Movimento adulti scout cattolici italiani) e finanziata totalmente dalla Parrocchia San Corrado - parroco don Ignazio Pansini. La collaborazione del signor Antonio De Cesare, da questo Movimento chiamato a fungere da maestro, fu certamente indispensabile.
Il progetto, nato per rendere un servizio ai ragazzi del quartiere antico di Molfetta per offrire loro una opportunità, e successivamente allargato a tutta la Città (vi fu anche la partecipazione di allievi provenienti da città vicine), fu frequentato da ragazze e ragazzi a titolo esclusivamente e totalmente gratuito avendosene fatto totalmente carico la Parrocchia San Corrado e lo scrivente Movimento. Dopo due anni di servizio, nel e per il laboratorio della pietra (questa era la denominazione ufficiale), lasciammo che altri se ne occupassero in quanto i costi non erano per noi più sopportabili ed anche perché ritenevamo esaurito il nostro impegno.
Le attrezzature acquistate e regolarmente pagate al Maestro De Cesare sono e rimangono di proprietà della Parrocchia San Corrado.
Il M.A.S.C.I, nell'ottica del servizio, fa e dà volontariamente e gioiosamente; si dedica agli altri alla pari regalando nozioni e ricevendo emozioni: così facendo, questo Movimento, trova nuovi stimoli e incentivi alla propria attività.
L'Amministrazione comunale del tempo e Commissario straordinario poi, non ritennero mai di riscontrare le nostre legittime richieste volte ad ottenere modesti contributi che avrebbero potuto almeno parzialmente sgravarci dei costi delle pietre, fra l'altro nemmeno disponibili nella nostra città. Tutte le attrezzature, perché l'iniziativa non avesse termine avendone riscontrato gli aspetti positivi che dopo qualche anno ha "scoperto" Adonat, furono date in comodato d'uso e senza alcuna condizione, per un anno, al Maestro De Cesare. E' pertanto falso e destituito di ogni fondamento che il "laboratorio della pietra" nacque nel 1997 nell'ambito del progetto comunitario "Adonat" che per noi ha scoperto semplicemente "l'acqua calda"; né mai si sono avuti contatti con i responsabili di quel progetto. A meno che singolari "personaggi" del tempo non se ne vogliano attribuire la paternità per scopi che a noi sfuggono e che a noi comunque non interessano.
Lavoriamo con discrezione e senza alcuna ricerca di riconoscimenti; la discrezione è sempre stata per noi una regola. E prima ancora che altri si approprino delle nuove nostre iniziative in corso e varate nell'immediato, sento il dovere di dichiararle: "giochiamo con il computer" - terza edizione - riservata ad alunni di scuola elementare e media residenti nella città vecchia; "impariamo a cucire" , riservata alle donne residenti nella città vecchia; anche queste iniziative sono totalmente ed esclusivamente gratuite non avendo, questo Movimento, scopo di lucro e si svolgeranno nei locali messici a disposizione dalla Parrocchia San Corrado.
E non è escluso che riprendiamo a medio termine l'iniziativa della pietra.
Tanto era doveroso comunicare a codesta Redazione per onore della verità. Ovviamente rivolgo cortese invito per la pubblicazione della presente. Con molti cordiali e fraterni saluti.
Saverio Coppolecchia
Magister del Masci
Questa lettera, addirittura recapitata con raccomandata A. R., ci sorprende non poco, sia perché agita una polemica inutile ed eccessiva, sia perché, contrariamente a quanto afferma il sig. Coppolecchia, non risponde né alla cultura scoutistica (lei è mai stato scout?), né al buonsenso. Ma la lettera ci amareggia perché chi come noi ha vissuto per quasi 20 anni a tutti i livelli l'esperienza scout e ha contribuito a fondare a Molfetta quel Masci che lei oggi presiede, non pensava che l'associazione scendesse a questo livello di pettegolezzo. Il nostro articolo non verteva sulla proprietà degli strumenti utilizzati, che non è in discussione e non ci interessa. Semplicemente dava notizia di un'iniziativa avviata sul territorio molfettese. I vostri rapporti con il sig. De Cesare non interessano né noi né i nostri lettori, né cambiano il senso della notizia. Sarebbe stato più opportuno che questa patetica polemica fosse rimasta tra le mura della vostra sede, perché non fa onore né a voi, né al Masci. Parola di vecchio scout.