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Il laboratorio della danza di Molfetta festeggia il decimo compleanno
01 luglio 2008

MOLFETTA - “Cultura, vita e arte”: è la danza nelle sue tre forme, come ha detto il conduttore Stefano Alicchio, a riempire l'Anfiteatro di Ponente nella prima delle due serate che celebrano il decimo anniversario del Laboratorio della Danza, di Annamaria Gioia. Oltre tre ore di ballo, dal classico, al moderno, al contemporaneo, al funky, al jazz, al tango, messo in scena dagli allievi e dalle allieve della scuola di tutte le fasce d'età, curato dagli insegnanti Antonella Petrelli, Cosimo Romito, Ernesto Valenzano, Sara Porcelli, Cinzia Ceglie, Vito Ravanelli, Giorgia Rossiello e Giuliana Squeo. Da apprezzare la grande affluenza di pubblico e l'ottimo livello generale, che ha probabilmente raggiunto il suo apice nell'assolo del giovane Vincenzo Minervini. La serata ha ospitato anche la performance del ballerino molfettese, ex partecipante della trasmissione “Amici”, Michele Moretti, che ha eseguito un passo a due in coppia con Daniela Massari. Ospiti anche i ragazzi sudafricani del The Viv Pullin Dance Team di Città del Capo, che hanno calcato il palcoscenico in diversi momenti, Massimo Blonda, Nicola Valenzano e la compagnia Pro-Fusion. La prima delle due serate ha offerto come apertura il balletto di Buon Anniversario, interpretato dalle allieve più piccole, quelle del gruppo Pre-Primary con Marika Scardigno, allestito da Antonella Petrelli e Giuliana Squeo, che sarà presente in scaletta anche questa sera. Successivamente, il balletto sulle note de “i Vespri Siciliani” di Giuseppe Verdi, con coreografia di Massimo Blonda (primo ballerino al teatro Giuseppe Verdi di Trieste dal 1998), e con menzione d'onore ai bellissimi costumi, quelli delle stagioni soprattutto, sempre di Blonda e di Marco Minervini. Questa sera, anziché “I vespri siciliani”, sarà eseguito il balletto su musica di “Pierino il lupo” di Prokofiev, nella replica, per il resto indifferente, della serata. Infine, “La notte delle zucche”, una bella rivisitazione della leggenda di Halloween, con piccole zucche, scheletri e caramelle a danzare sulla scena.
Autore: Vincenzo Azzollini
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