Il centrosinistra di Molfetta condanna l'ennesima strage di migranti sull'isola di Lampedusa
Nota congiunta Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Signora Molfetta, Centro Democratico, Linea Diritta, Rifondazione Comunista
MOLFETTA - "L’ennesima tragedia del mare, strage di migranti con le speranze di un futuro migliore tradite non tanto dalla malasorte quanto da una colpevole indifferenza, l’orrore di oltre un centinaio di cadaveri ammassati lungo la spiaggia di Lampedusa", questo il comunicato diffuso dalle forze di centrosinistra di Molfetta: Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Signora Molfetta, Centro Democratico, Linea Diritta, Rifondazione Comunista.
"Non possiamo sottostare alla “globalizzazione dell’indifferenza” verso masse di popoli che vedono nel mediterraneo l’unica via di fuga da miseria, violenze e ingiustizie dei rispettivi paesi di origine. Al posto dell’accoglienza, della solidarietà umana e civile i migranti si imbattono nei respingimenti, nell’esclusione, nella reclusione, nella morte da un’Italia che si reputa civile ma che ha smarrito da troppi anni i valori fondanti della convivenza. Noi molfettesi abbiamo nella nostra cultura e nelle nostre coscienze storie di emigrazione presenti in ogni famiglia, in gran parte dei casi scelte sofferte dettate dal bisogno e dalla mancanza di opportunità. Come comunità non possiamo che sentirci profondamente toccati da un naufragio così drammatico e di tali proporzioni, fonte di disperazione ed esasperazione anche in chi ha prestato i soccorsi, gli abitanti dell’isola di Lampedusa, lasciati soli a occuparsi di un flusso costante di immigrazione per loro insostenibile".
Si aggiunga a tutto ciò l’immancabile ignobile strumentalizzazione di qualche esponente leghista che senza pudore e senza ritegno individua responsabilità in figure istituzionali come il Presidente della Camera Laura Boldrini e nel Ministro per l’integrazione Cécile Kyenge, personalità che hanno dedicato la loro vita nel campo dell’accoglienza e dell’integrazione. Una volgarità assoluta creata ad arte pur di non voler ammettere il fallimento dei provvedimenti che in tutti questi anni sono stati adottati in Italia all’insegna della discriminazione più retriva e becera: la legge Bossi-Fini con l’introduzione del reato di immigrazione clandestina, i Centri di Identificazione ed Espulsione come strutture fatiscenti di disumana reclusione, i “respingimenti” spesso causa di incidenti mortali. Quante altre stragi si vuol continuare a tollerare, che hanno fatto del Mediterraneo un vero e proprio cimitero dell’Europa, prima di abrogare leggi così disumane frutto di continue campagne di odio? Le tematiche connesse all’asilo e alle leggi sull’immigrazione non hanno mai fatto parte delle priorità dei governi nazionali. Facevano parte delle priorità, invece, i finanziamenti alle missioni di guerra o gli accordi col nuovo governo libico che riprendono le stesse misure di contrasto ai flussi migratori utilizzate con lo spietato regime di Gheddafi (4 luglio scorso).
Oggi non è più sufficiente esprimere cordoglio per le vittime ed esprimere solidarietà ai loro famigliari, è tempo di contrastare nettamente una violenta propaganda tesa a rinfocolare bassi istinti razzisti pur di raccattare qualche punto percentuale di consenso. Non è corretto appellarsi alla collaborazione tra gli stati dell’Unione quando lo stesso Consiglio d’Europa, il giorno antecedente la strage di ieri a Lampedusa, ha condannato l’Italia per l’inadeguatezza delle sue politiche di immigrazione. E’ quanto mai necessario intervenire sulla legislazione vigente per attuare misure fondate sull’accoglienza, l’integrazione e la cooperazione.
Riteniamo indispensabile - conclude il comunicato dei partiti del centrosinistra di Molfetta - creare corridoi umanitari per evitare che i migranti finiscano nelle mani di trafficanti senza scrupoli ed è urgente implementare il diritto d’asilo europeo, in modo che le persone possano scegliere in quale Paese andare. Stop con la Bossi-Fini e stop con le politiche discriminatorie che sono alla base di queste tragedie".