Il centro sinistra vince alla Camera per un pugno di voti. Al Senato determinante il fattore A
Il centrosinistra a Molfetta ha tenuto contrariamente a quello che è avvenuto a livello nazionale per la coalizione, finendo il lungo testa a testa alla Camera dei deputati davanti al centrodestra per un pugno di voti. Ecco i dati: la coalizione formata da Pd-Sel e Centro democratico ha ottenuto 9.661 voti (31,27%), rispetto ai 9.635 del centrodestra (31,18%), che al suo interno può vantare il primo partito Pdl con 8.992 (29,10%). Il Movimento a 5 stelle raggiunge un risultato lusinghiero, ma non sfonda in città. E’ il secondo partito (6.127 - 19,84%), precedendo di 39 voti il Pd (6.088 – 19,71%), ma è lontano dal 27% fatto registrare a Bari (primo partito) e provincia. Terza forza politica di queste elezioni il Pd che con 6.088 voti ottiene il 19,71%, leggermente superiore al dato regionale del 18,05. In lista per i democratici il molfettese Piero de Nicolo che non è stato eletto. Risultato decisamente sopra la media, regionale e provinciale anche per Sinistra ecologia e Libertà, con 3.268 voti (10,58%) rispetto al 6,54 della Puglia e al 7,16 di Bari. La coalizione guidata da Monti si è fermata a 3.893 voti, pari al 12,60%. Tirata soprattutto dalla lista civica per Monti 3.325 (10,76%). Non supera la soglia di sbarramento in città Ingroia: 1.143 voti (3,69%) per Rivoluzione Civile alla Camera, dato in ogni caso superiore al 2,4 provinciale e 2,43% regionale. Leggermente diversa la situazione al Senato dove ha giocato il fattore A. che, a confrontare i dati ha perso colpi anche a Molfetta, portando comunque a casa 8.923 voti di lista (31,91%) e un risultato del partito leggermente sopra il dato provinciale del Pdl (30,55%) e della regione Puglia (30,30%). Il risultato di Antonio Azzollini, sommato a quello delle altre forze della coalizione ha raggiunto i 9.525 voti (34,06%) rispetto ai 9.048 del centrosinistra (32,35%). Giocava in casa anche Sinistra ecologia e libertà con il proprio candidato Tommaso Minervini, che ha preso 3.160 voti di lista pari al 11,28% ma non risulta tra gli eletti. Dalla ripartizione dei seggi al Senato sono risultati eletti 11 per il Pdl, 4 per Grillo, 3 per il Pd e 1 per Sel e 1 Monti. Scorrendo le liste parliamo di Donato Bruno, Francesco Amoruso, Luigi d’Ambrosio Lettieri, Antonio Azzollini, Lucio Tarquini, Luigi Perrone, Pietro Iurlaro, Vittorio Zizza, Massimo Cassano e Pietro Liuzzi. Per Grillo ci sarebbero Maurizio Buccarella, Alfonso Ciampolillo, Daniela Donno e Barbara Lezzi. Dal Pd pugliese entrano: Anna Finocchiaro, Nicola Latorre e Salvatore Tomaselli. Dario Stefàno dovrebbe riuscire a strappare l’unico seggio per Sel, mentre Angela D’Onghia sarebbe la rappresentante del listone unico di Monti.