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I venti di crisi soffiano anche in Consiglio comunale
31 ottobre 2002

MOLFETTA – 31.10.2002 Ore 18,40 va in scena il Consiglio comunale. Come da copione si inizia con le solite e immancabili interpellanze delle opposizione. Ore 19,40 si entra nel vivo degli argomenti, ma prima di proseguire il consigliere De Bari di Forza Italia chiede i canonici cinque minuti di sospensione. Gli esponenti della maggioranza si chiudono in una sorta di conclave e ci rimarranno fino alle 22.15. Ogni tanto qualcuno esce e dall'espressione del volto si capisce che volano stracci. E' chiaro che la Giunta ha portato in aula argomenti sui quali nella maggioranza ci sono forti dissensi. Primi sintomi di una crisi strisciante? Nel parterre i peones esclusi dal conclave e i militanti di partito ci indicano i punti controversi, sono il 4 e il 6. Il primo riguarda il progetto di sistemazione interna e cambio di destinazione in suolo agricolo nei pressi di Torre Calderina, in piena zona protetta e sottoposta a vincolo architettonico. Mentre il punto 6 riguarda la convenzione tra Comune e il marchese Giulio M. de Luca per la costruzione di una “Casa Albergo” per anziani con annesse strutture socio-sanitarie ed assistenziali da erigersi su suolo di proprietà dello stesso de Luca, nei pressi della scuola elementare “Berlinguer”. Provvedimenti di una certa rilevanza economica ai quali gli scontenti della maggioranza si sono aggrappati per mettere nell'angolo l'amministrazione comunale con la minaccia di far mancare il numero legale. Inoltre sullo sfondo c'è un traballante equilibrio tra i vari partiti per i probabili cambi di casacche di alcuni personaggi. Il consigliere Balestra (Italia dei valori) e l'assessore Nappi vengono dati in viaggio verso “Forza Italia”, mentre il “clan” Minuto pare che pur avendo preparato le valigie deve decidere la meta più conveniente tra l'Unione di Centro e il porto azzurro del senatore Azzollini. Infine c'è il consigliere di minoranza Cimillo dato accasato dappertutto, tranne che all'opposizione. Secondo questi “gossip” l'amministrazione si tingerebbe d'azzurro, quasi un monocolore forzitaliota con Alleanza Nazionale, che già si sente sottopesata, confinata in un ruolo ancor più marginale: uno scenario che renderebbe difficile la quadratura del cerchio anche da parte del sindaco, con la difficoltà di produrre atti amministrativi qualificanti. Il governo delle poltrone, anziché quello della città. Alle 22,15 dopo che i consiglieri di opposizioni avevano rumoreggiato impazienti, mentre il pubblico si era ridotto ai soli due vigili urbani, arriva la fumata bianca. Per evitare la figuraccia di una seduta infruttuosa, la maggioranza rientra in aula con la decisione di ritirare il punto 4, mentre al punto 6 non si sarebbe arrivati, perché sicuramente dopo il punto 5 si sarebbe chiusa la seduta. Così è stato. Si affronta, infine, l'argomento del Piano per il Commercio nelle Aree Pubbliche che viene approvato alle 02,30, poi tutti a nanna. L'8 novembre si continua. Francesco del Rosso
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