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I terlizzesi: una volta Molfetta era un bel paese ora non lo è più
15 gennaio 2011

Arriviamo a Terlizzi e ci rechiamo subito in piazza. Di domenica mattina c’è un gran via vai di gente. Iniziamo a fermare qualcuno e proviamo a chiedere un po’ in giro cosa pensano della vicina Molfetta. Incrociamo per prima un signore, lui dice di chiamarsi Giuseppe; a lui chiediamo subito di Molfetta. Giuseppe ci risponde subito con la parola “mare”, in fondo per i terlizzesi è questo il pensiero che subito corre pensando a Molfetta, ed è proprio il signor Giuseppe che ci spiega che Terlizzi negli anni passati era molto legata alla nostra città perché ci si recava al mare con il traino, quando ancora le autovetture non esistevano. Lasciamo Giuseppe e incontriamo Antonio, lui ci parla di una città conosciuta per lo più per il senatore Antonio Azzollini, per l’Outlet e per l’Ipercoop. “Dal punto di vista paesaggistico è una bella città” dice Antonio; poi parla degli ipermercati e delle grandi catene che si trovano nella zona artigianale. “L’hanno rovinata un po’ questi ipermercati, prima era una città più vivibile e a misura di cittadino, ora si è tutto decentrato e si preferisce andare all’Ipercoop piuttosto che a Molfetta città”. Poi si passa a parlare dei molfettesi e ci rimproverano di essere un po’ troppo permalosi “si litiga subito con i molfettesi”ci dicono. Facciamo un altro giretto e interrompiamo la passeggiata del signor Pietro per chiedergli cosa ne pensa di Molfetta e del suo sviluppo culturale. Pietro scuote la testa ed esordisce “Molfetta era una città molto sviluppata, ma che sta subendo un periodo di regresso, ogni volta che mi reco a visitare qualche luogo di interesse artistico trovo sempre tutto chiuso”. “Una volta – continua il signor Pietro - per noi terlizzesi era il punto di arrivo ora si preferisce andare altrove. Bisognerebbe poi – continua Pietro - valorizzare le spiagge, con una difesa del territorio costiero”, occorrerebbe fare di più, insomma, secondo il signor Pietro che dice di frequentare molto la nostra città, ma di non trovare lo stesso interesse che Molfetta aveva negli anni passati in ambito culturale. Facciamo qualche passo e interrompiamo la chiacchierata tra amici per chiedere a Gianni cosa gli viene in mente pensando a Molfetta, Gianni è sicuro e diretto “grossa industrializzazione, grossi investimenti e buona capacità di attrarre aziende del nord qui al sud”. Ringraziamo Gianni e ci avviciniamo alla cattedrale dove è appena fi nita la messa domenicale, fermiamo Giorgio e gli chiediamo di Molfetta. Giorgio dice di conoscere Molfetta molto bene perché ci lavora la moglie e si reca spesso. “Molfetta ha avuto per i terlizzesi sempre una forma di fascino e di attrattiva, sia per via del mare, sia perché è sicuramente più grande di Terlizzi, sia per il fascino della sua festa patronale dedicata a Maria SS. dei Martiri. Anche se ora io stesso – continua Giorgio – non mi reco più in città ma direttamente ai grandi magazzini bypassando Molfetta città”. Così mentre prima ci si recava a corso Umberto perché c’erano tanti negozi con la possibilità di realizzare qualche buon acquisto, oggi si preferiscono le grandi catene e non si visita più la città, non si compra più dai negozi di corso Umberto destinato pian piano a morire. Lasciamo Giorgio e chiediamo un parere sulla Molfetta al signor Francesco seduto con alcuni amici su una panchina. E’ proprio il signor Francesco, quando chiediamo di Molfetta, che ci ricorda i tanti molfettesi, alcuni anche suoi conoscenti, sparsi nel mondo, che hanno fatto fortuna e che tornati nella loro città natia, Molfetta per l’appunto, hanno portato nella nostra città le loro ricchezze accumulate all’estero. Per lui la diff erenza tra Molfetta e Terlizzi è abissale, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista culturale che sociale, Molfetta, insomma, è più avanti. Il nostro giro a Terlizzi si conclude con l’incontro di Valerio, un ragazzo simpatico di vent’anni circa che quando gli chiediamo di Molfetta ci sorride e risponde: “Molfetta è la città delle belle donne, noi, qui a Terlizzi la frequentiamo solo per quello”. Questo è stato l’ultimo nostro incontro, ma lasciamo Terlizzi con un dubbio che ci assale: Molfetta non sarà mica conosciuta solo per l’Ipercoop, per le belle donne e per l’Outlet?

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