HOCKEY - Molfetta Promuove – Reggio Emilia 4-2
MOLFETTA – 7.2.2005
MOLFETTA: Di Pinto, Piscitelli, Turturro, De Robertis, Sopadavecchia, Azzollini, Agrimi, Lezoche, Guarino, Narzella.
REGGIO EMILIA: Fontana, Pangiroci, Salvarani, Barberi, Sterpini, Marangoni, Marino, Rainieri, Carboni, Origlia.
RETI: n° 13 (10'40”), Sterpini (14'20”) , De Robertis (15'), Spadavecchia (17'), Piscitelli (2'30” s.t.), Azzollini (3'30” s.t.).
ARBITRO: Bisacco (Follonica).
Carattere e tecnica sono stati gli ingredienti che hanno permesso alla capolista Promove di avere la meglio su un Reggio Emilia, terza forza del torneo di hockey, sceso a Molfetta con evidente intenzione di strappare un risultato positivo. In svantaggio di due reti, le stecche molfettesi hanno avuto il merito di non disunirsi e colpire al momento giusto.
Chiusa la prima frazione di gioco sul pareggio, nella ripresa i biancorossi prendevano le giuste misure in difesa e usavano la loro arma migliore: le veloci ripartenze filtranti. Dopo pochi minuti era il Molfetta che si portava in vantaggio di due lunghezze e per il Reggio Emilia non c'è stato più nulla da fare. I biancorossi hanno sempre controllato la gara, con autorevolezza e determinazione anche nei frangenti più spigolosi.
La cronaca. Un Reggio Emilia ben organizzato in difesa, bloccava ogni iniziativa dei molfettesi che non riuscivano a trovare spazi in avanti. Anzi il Reggio in contropiede con Sterpini impegnava nei primi minuti per ben due volte il portiere locale. Il Molfetta ribatteva con due conclusioni senza esito con Azzollini, il più reattivo in fase di contrasto. Al 10' il Reggio andava in vantaggio con il suo n. 13 che, su punizione dai 6 metri, infilava la pallina in un varco della barriera e sorprendeva De Pinto. I biancorossi cercavano di reagire, ma gli emiliani raddoppiavano in contropiede con Marino che s'involava sulla destra, serviva al centro per l'accorrente Sterpini che insaccava in rete. Il tecnico Bavaro faceva entrare Piscitelli per Turturro per dare più incisività alla manovra.
Al 15' si svegliava il “cinese” Spadavecchia che dal vertice destro inventava un assist per l'accorrente De Robertis che sotto porta non sbagliava. Dopo due minuti arrivava il pareggio. Questa volta Spadavecchia al limite dell'area, nascondeva la palla e all'improvviso, come un tocco da biliardo, girava la stecca e la pallina si infilava tra palo e portiere.
In avvio di ripresa il Reggio Emilia cercava di riprendere l'iniziativa, con Sterpini costantemente piazzato davanti al portiere, ma la difesa faceva buona guardia e chiudeva con efficaci anticipi. Nel giro di pochi minuti la Promove faceva sua la gara. Al 3' Piscitelli conquistava la pallina in difesa s'involava in avanti, scambiava con De Robertis e con un diagonale da sinistra verso destra infilava sotto la traversa. Dopo due minuti la quarta rete. Questa volta Piscitelli faceva tutto da solo, conquistava la pallina a centrocampo, partiva verso la porta, e, con una finta, metteva a sedere il portiere e con un colpo morbido gonfiava per la quarta volta la rete avversaria.
Gli emiliani reagivano attuando un pressing continuo provando anche tiri dalla distanza, con sempre Sterpini davanti a De Pinto pronto alla deviazione volante. La gara praticamente finiva qui, anche se i 300 spettatori non si sono annoiati. Giocate veloci, scontri sempre più frequenti, con qualche scorrettezza di troppo da parte di entrambe le squadre, erano gli ingredienti che alimentavano l'adrenalina degli atleti e degli spettatori, emotivamente coinvolti. Nulla di eccezionale: è l'ebbrezza coinvolgente di questo sport.
L'arbitro però non si faceva coinvolgere e manteneva in pugno la gara con autorevolezza. L'animosità delle due squadre si concretizzava in due rigori, uno per parte, entrambi neutralizzati dai portieri.
Francesco del Rosso