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Gugielmo Minervini: "L'acqua è un bene comune che non sarà svenduto alle logiche di mercato"
23 marzo 2010

MOLFETTA - Pubblichiamo il comunicato stampa di Guglielmo Minervini (foto), in risposta alla lettera aperta dei giovani della Cattedrale, che giustamente avevano chiesto chiarimenti ai candidati molfettesi sulla questione dell'acqua in Puglia.
"Rispondo volentieri alla sollecitazione posta dai giovani della Cattedrale. L'acqua è bene primario dell'uomo, appartiene a tutti. E non può che essere bene pubblico. Un'idea semplice da afferrare, più difficile da declinare nella logica di un diritto inviolabile.
In Giunta regionale abbiamo già compiuto un'importante passo avanti approvando la delibera di principi orientati al concetto dell'acqua quale "bene comune dell'umanità". È stata una scelta inequivocabile del governo regionale che con tenacia stiamo difendendo in questa campagna elettorale contro i tentativi di chi intende avviare forme di privatizzazione.
Con quella delibera abbiamo affermato che l'acqua è un bene comune, un diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi di mercato, che la proprietà e la gestione del servizio idrico devono essere pubbliche e improntante a criteri di equità, solidarietà (anche in rapporto alle generazioni future) e rispetto degli equilibri ecologici. Si tratta dello stesso atto con il quale siamo state tra le Regioni italiane che hanno impugnato il "decreto Ronchi"con un ricorso di legittimità costituzionale a difesa dell'autonomia legislativa su questa materia.
Il nostro impegno è quello di continuare su questa strada nel prossimo governo regionale e attraverso una legge, con la ripubblicizzazione dell'acquedotto, blindarene la proprietà pubblica. Lo ha indicato chiaramente lo stesso presidente Vendola come uno dei primi progetti di legge ad essere incardinato nel futuro Consiglio regionale.
Intanto ieri, la giornata mondiale dell'acqua è servita ancora una volta a ribadire promuovere con ogni mezzo un cambio di cultura dei cittadini fondata sulla responsabilità e sul senso del limite.
L'acqua, come le altre nostre risorse naturali non sono infinite. Sono risorse "finite" e la Terra sta entrando in riserva. Per questo ritengo sia una comune responsabilità occuparcene con urgenza e particolare cura. Il vostro impegno e quello di ciascuno è importante, indipendentemente dalla scelta politica. La risorsa acqua è centrale per la nostra vita. Vita, non mercato".

Autore: Gugliemlo Minervini
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1975 - Gaia Book London - ......Forse il nostro tenore di vita dipende, più di quanto tendiamo ad ammettere, dalla disponibilità di acqua dolce. Se per qualsiasi motivo i nostri rubinetti smettessero di darci acqua, la nostra routine quotidiana verrebbe completamente sconvolta, la salute sarebbe messa a repentaglio, le fabbriche si fermerebbero, e l'agricoltura dovrebbe affrontare gravi difficoltà. Nel complesso, però, l'acqua dolce utilizzabile è in grado di soddisfare i bisogni domestici, industriali e agricoli di almeno il doppio dell'attuale popolazione mondiale. Naturalmente più progrediamo, più acqua sfruttiamo. Viviamo in un pianeta d'acqua. Dallo spazio, l'azzurro dell'acqua è il colore dominante. Tuttavia centinaia di milioni di persone stentano a procurarsi ogni giorno i 5 litri necessari alla sopravvivenza. Ma anche l'acqua, come i popoli, è distribuita irregolarmente, la maggiore parte si perde con le inondazioni o è trattenuta dalle paludi e dal suolo. Attualmente per cattiva distribuzione, sono sempre più numerose le persone che non hanno accesso a un elemento indispensabile al benessere: l'acqua pura. Il prezzo che paga il Terzo Mondo è altissimo. Nella sola Africa, un milione di bambini muoiono ogni anno di malaria. Se perfezionassimo però la raccolta delle acqua, l'immagazzinamento, il rifornimento, l'uso e le tecniche di riciclaggio, e una doverosa distribuzione planetaria, dovremmo riuscire ad ampliare le nostre risorse globali per un periodo praticamente illimitato. Ma bisogna cominciare al più presto. - (1975.......2010, non abbiamo mai cominciato!)
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