Gli sprechi della politica: i pontili galleggianti e la stazione di sentina
Che i pontili galleggianti (realizzati dall’assessore dell’epoca Francesco Nappi), per l’attracco delle barche alla Banchina San Domenico, fossero una “ciofeca”, Quindici lo aveva già capito nel 2003. Quasi 725mila euro il miglioramento degli ormeggi per la piccola pesca, uno spreco nelle modalità con cui sono stati condotti i lavori. Finanziamento dal «Patto Territoriale Conca Barese » che poteva essere meglio utilizzato. Già nel novembre 2004 una «eccezionale» mareggiata aveva messo «parzialmente» fuori uso il sistema di ancoraggio dei pontili. Anteprima di quanto sarebbe successo negli anni successi, soprattutto dopo l’inizio dei lavori per il nuovo porto commerciale che hanno trasformato l’area portuale in un crogiolo esplosivo di correnti. L’amministrazione Tommaso Minervini si limitò nel 2005 ad aggiungere «lavorazioni non comprese nel contratto» (perizia suppletiva di 48mila euro) e a confermare nella delibera GC n.112 «l’effi cacia del sistema di ancoraggio dal punto di vista del tiro all’ormeggio». Scomparse le passerelle tra terra ferma e piattaforma, prima sradicate dalle forti correnti, poi risucchiate dal mare, ora sostituite da pedane in legno fl uttuanti sull’acqua. Polistirolo alla base dei pontili eroso dagli urti violenti. Stazioni di rifornimento del gasolio cancellate dalla furia delle acque. Le foto dello scorso marzo immortalano strutture alla deriva che le funi, ancorate ai pali dai pescatori, non riescono a trattenere (episodio che si reitera con maltempo e mareggiate). Il mistero delle acque oleose di sentina. È in uso la stazione per il trattamento delle acque oleose di sentina, necessaria per depurare le masse d’acqua, accumulate nei compartimenti stagni delle navi, evitando di spargere inquinanti in mare? La struttura non è attiva, ha confermato la Capitaneria di Porto, i costi di utilizzo sono elevati rispetto alle unità navali della fl otta peschereccia di Molfetta. Per questo, con un contratto privato, il trattamento è eseguito dalla Società Nicola Veronico di Modugno: gratuito il ritiro dell’olio, a pagamento lo stoccaggio di rifi uti speciali (come fi ltri, vernici, ecc.). La stazione, inclusa con i pontili nel progetto «Attrezzature porto da pesca» (quasi 930mila euro), approvato dalla Giunta Tommaso Minervini per il «miglioramento dei servizi off erti alle imbarcazioni e delle condizioni di sicurezza del porto » (delibera GC n.557/02), è stata realizzata, ma mai usata. Altro spreco dei fi nanziamenti POR-Puglia 2000/2006. Nemmeno il recupero di «parametri ottimali di effi cienza e sicurezza, anche sanitaria» per la pesca è stato raggiunto (delibera GC n.266/02). Anzi, non solo è stata ridotta la fl otta peschereccia, ma sono stati approvati contentini e progetti che hanno soff ocato la piccola pesca. Quali le intenzioni dell’amministrazione Azzollini? «Stiamo affi dando la manutenzione programmata e straordinaria dei pontili a una ditta dello scalo (ma non si saprà il nome fi no a quando non sarà formalizzato l’atto, ndr) - la risposta a Quindici dell’assessore ai Lavori Pubblici Mariano Caputo - ma abbiamo già eseguito interventi di rinforzo con catene tra un pontile e l’altro da quasi 5mila euro». Quindici ha strappato una promessa: alla fi ne di aprile i pontili saranno risistemati con nuove attrezzature che ne fi ssino stabilità e sicurezza. La rimozione avrebbe implicato un nuovo investimento, meglio riqualifi care le strutture per cercare di eliminare una situazione di vero degrado, umiliante per gli operatori, imbarazzante per qualsiasi politica del turismo.