Gli anni al contrario della scrittrice Nadia Terranova presentato alla libreria “Il Ghigno” di Molfetta
MOLFETTA - Essere giovani tra il 68 e il 77, anni in cui due ragazzi innamorati giocavano a fare i grandi, senza mai diventare adulti. Erano gli anni Settanta. Anni al contrario. La storia di un uomo e una donna che si amano, ma sono incapaci di sopravvivere all’utopia di un mondo da salvare. Soprattutto, sono incapaci di salvarsi. Questo il contenuto del libro “Gli anni al contrario” della scrittrice Nadia Terranova, presentato alla libreria il Ghigno di Molfetta, con grande successo avvicinando anche i giovani alla lettura di questa storia, che non può essere definita come una semplice storia nostalgica ma come un vero e proprio concentrato di emozioni. All’autrice sono state rivolte diverse domande sia fatte dalla prof.ssa Isa de Marco, sia fatte dai presenti, molto interessati nel sapere cosa si celava dietro questo libro. A condurre l’incontro la prof.ssa Chiara Dell’Acqua (nella foto: de Marco, Terranova, Dell’Acqua).con l’autrice la prof Chiara Dell’Acquacon l’autrice la prof Chiara Dell’Acqua
L’autrice ha iniziato col spiegare quale fosse il motivo per il quale lei abbia deciso di scrivere questo libro, dicendo che il suo intento era proprio quello di raccontare un fatto personale accadutogli realmente, ma che trattasse di una tematica universale, quale quella della politica ai tempi degli anni Settanta. Inoltre voleva che ogni lettore riconoscesse di aver incontrato nella propria vita una personalità come quella del personaggio di Giovanni.
Nadia Terranova infatti ha parlato della complessa struttura dei personaggi presenti nel libro, parlando delle divergenze tra le personalità dei personaggi di Giovanni e Aurora; lei molto meticolosa e attenta a pianificare il proprio futuro, ligia al dovere e alle regole prefissate dalla propria famiglia, lui un ragazzo un po' ribelle ma che infondo nasconde un animo sensibile, nonostante appunto queste diversità sono stati colpiti sin da subito da un amore travolgente, ambientato negli anni Settanta a Messina dove le condizioni non erano delle migliori, anni in cui è nata la stessa Nadia Terranova, proprio nella città di Messina, a cui è particolarmente legata. Come lo è anche al personaggio di Mara, appunto la madre di Aurora, in cui ci dice di essersi immedesimata molto e che rappresenti lo specchio della sua personalità.
La Terranova ha voluto specificare come il frutto del suo libro sia stata anche l’ispirazione di alcuni scrittori, che il più delle volte non vengono menzionati in quanto non di una rilevante fama.
La scrittrice inoltre ha parlato di altri progetti a cui sta lavorando, tra cui altri libri per ragazzi di scuola media e primaria ma anche di un progetto che forse terminerà tra un anno o due, specificando come lei si prenda tutta la calma e il tempo necessario per comporre i propri lavori, infatti confessa che per la scrittura del libro “Gli anni al contrario” abbia impiegato ben sette anni; anche se ha detto che ogni qualvolta lei si metta al lavoro per la composizione di un libro, abbia già le idee ben chiare di come lo deve sviluppare e di quale taglio deve dare alla storia.
In più per rispondere ad una domanda posta da un ragazzo in cui gli si chiedeva che emozione abbia provato nel scrivere questo libro, lei ha risposto di essere stata molto contenta della storia che aveva creato, soprattutto dopo aver visto il grande successo e la curiosità che ha destato in chi l’ha letta.
La presentazione si è conclusa con la lettura, da parte dell’autrice, di una lettera d’amore presente nel libro, che Giovanni aveva fatto recapitare ad Aurora.
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