Giovani menti all'opera a Molfetta. La biblioteca digitale al Liceo Classico per la cultura universale
MOLFETTA - Troppa cultura ‘impolverata’ e messa da parte: ecco cosa ha spinto un gruppo di ragazzi del Liceo Classico, durante l’ anno scolastico 2015-2016, a prodigarsi nel recupero della biblioteca della scuola. Guidato dalla prof.ssa Maria Teresa Mezzina, il team composto da Annapaola Sciancalepore, Doriana Allegretti, Mario la Forgia, Martina Pisani, Monica Minervini e Nicolò Cuocci (III A), Aurora Morgigno, Emanuela Mazzilli, Gabriele Sette, Marilisa de Gennaro (II B) ha trascorso le seste ore delle giornate scolastiche faccia a faccia con la cultura.
Tutto è iniziato con il riordino di libri di inestimabile valore: dai testi classici a quelli scientifici, dai manuali ai libri storici, tra cui dediche a nome di Beniamino Finocchiaro, Gaetano Salvemini, Giovanni Panunzio. ‘Interessante’- spiega Nicolò-‘ il ritrovamento di testi fascisti che testimoniano come fosse rilevante la presenza di questa corrente all’ interno della nostra scuola’; ‘Un’ esperienza altamente formativa’ – aggiunge Martina-‘ che mi ha permesso di scoprire cose nuove e di sviluppare la capacità di lavorare in gruppo’; ‘ Quest’ iniziativa mi ha dato molta forza e sono orgogliosa di aver contribuito a rendere accessibili testi fino a questo momento ignorati’ – interviene Annapaola.
Ma il riordino e l’ esposizione sugli scaffali è stata solo la prima fase di un progetto che ha richiesto un anno e mezzo di impegno e sacrificio: una mente informatica come quella di Mario, ritenendo che non fosse sufficiente allestire una biblioteca all’ interno del Liceo, ha avanzato la proposta di creare un catalogo informatico in formato pdf nel quale i testi, ordinati per disciplina, autore e ordine alfabetico, possano essere accessibili a tutti. La biblioteca digitale è disponibile sul sito del Liceo Classico da gennaio 2017 e contiene più di 7000 volumi, risalenti agli anni compresi tra il 700 e l’ età contemporanea.
L’ iniziativa ha riscosso successo nella cittadinanza, che richiede frequentemente di consultare i libri, ma non solo: sono pervenuti da altre fondazioni numerosi inserti testuali, che a breve saranno aggiunti nell’ indice digitale per arricchire il patrimonio cittadino. ‘Coltivo la speranza di entrare in rete con altre istituzioni’- conclude la prof.ssa Mezzina- ‘ al fine di riportare a galla la cultura.’ Una cultura che non si limita al cartaceo, ma corre al passo coi tempi.
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