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Giovani Italia Molfetta, difesa la scelta del sindaco Azzollini sulla Città metropolitana
04 ottobre 2012

MOLFETTA - Alla fine la vicenda della Città metropolitana è stata ridotta a sterili pronostici calcistici, senza ancora essere discussa nei suoi aspetti tecnici e normativi essenziali. Questa volta sono Giacomo Piepoli, presidente della Giovane Italia Molfetta, e Giacomo Rossiello, membro del Coordinamento Provinciale del Pdl, a difendere la scelta amministrativa e politica del sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini. Dimenticando non solo il recente passato (ad esempio, il Patto per lo Sviluppo Sostenibile “Metropoli Terra di Bari”), ma anche che la normativa che definisce il riassetto delle Province e l’istituzione delle Città Metropolitane, come anche il Decreto Legge di riferimento, sono stati approvati anche dal Pdl e sicuramente saranno passati anche dalle “mani” del senatore Azzollini. Una palese dimostrazione del bi frontismo politico.
 
«Città Metropolitana sì, Citta Metropolitana no? Provincia di Foggia o Provincia di Isernia? In merito alla questione che in queste ore imperversa sui quotidiani locali e sui social network, anche la Giovane Italia Molfetta intende esprimere il suo parere.
È notorio che entro il 24 ottobre, tutti i comuni ricompresi all’interno della costituenda Città Metropolitana di Bari, debbano decidere se aderire o meno a tale nuovo Ente ed è impensabile che ad un Comune di 65.000 abitanti, come Molfetta, con storie tradizioni e valori che si tramandano da millenni, venga imposto di entrare a far parte di un grande contenitore di Comuni, perdendo la propria autonomia identità e cultura.
Bene ha fatto perciò il Sindaco Azzollini a dichiarare agli organi di stampa che “…sul futuro di Molfetta sarà il Consiglio Comunale, che è la massima rappresentazione democratica della Comunità, a decidere…”. Gli fa eco il Presidente della Giovane Italia Molfetta, Giacomo Piepoli, il quale sostiene che “sarebbe un suicidio per una città modello come Molfetta, lasciarsi annettere ad una ancora imprecisata macro-struttura; ad esempio non è proponibile che un bilancio virtuosissimo come quello della nostra città, venga contaminato dai problemi finanziari scaturiti dalle scellerate amministrazioni dei paesi a noi limitrofi, vedi quello di Bari città”. Ancora, sostiene Giacomo Rossiello membro del Coordinamento Provinciale del Popolo della Libertà, “Molfetta non può regredire allo status di mero Municipio della Città di Bari” e inoltre “Monti e i nostri politici hanno perso una grandissima opportunità; invece di ingarbugliare il nostro sistema burocratico/amministrativo con la creazione di nuovi enti, se davvero l’intenzione era quella di ridurre i costi, ben si poteva abolire tutte le province e i vari carrozzoni, delegando le loro residue funzioni a Comuni e/o Regioni”.
Pertanto, attendiamo fiduciosi la risposta definitiva che non arriverà prima del prossimo Consiglio comunale, e invitiamo tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione, a prendere una decisione che sia orientata realmente al bene della nostra città, scevra da stupidi giochini politici e di poltrone, come invece ci è sembrato di captare dalle ultime dichiarazioni di Guglielmo Minervini».
 
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