MOLFETTA - I disturbi dell'alimentazione: se ne parla a Molfetta, presso la sede della Network Contact, in una giornata formativa alla presenza di psichiatri e di medici specialisti anche appartenenti al mondo accademico. Il primo contributo è intitolato "Cambiamenti culturali e pattern alimentari" ed è proposto da Lorenzo Maria Donini, medico nutrizionista dell'Università di Roma. A differenza degli animali, sostiene il medico, le nostre scelte alimentari sono condizionate. Gli animali nell'alimentarsi hanno dei sistemi di controllo automatici per non acquisire peso. Noi abbiamo perso questo sistema e le nostre scelte alimentari sono diventate difficili da controllare. Sono intervenuti, infatti, cambiamenti di tipo culturale.
Per esempio si pensi alla dimensione della convivialità, il sedersi attorno ad un tavolo per festeggiare un evento condiziona i nostri comportamenti e ci spinge ad abusare del cibo che è a disposizione in grandi quantità. Quindi, sostiene il medico i significati culturali, le abitudini e non ultimi i vissuti psichici condizionano i nostri comportamenti alimentari, rendendo complessa la loro gestione. Pensiamo, ad esempio, all'invasione barbarica dei fast food, a questa potenza di fuoco, alla quale bisogna fare fronte. La "Mcdonalizzazione", l'influenza della pubblicità, l'omogeneizzazione dei cibi che hanno lo stesso sapore in tutto il mondo, la perdita delle tradizioni alimentari, è questo lo scenario. Aumentano le porzioni e c'è più cibo a disposizione, pensiamo ad esempio alla formula dell'all you can it, ovvero alla possibilità che si ha di mangiare tutto quello che si desidera con menù a basso costo. Si mangia tutto ciò che ci viene offerto perché è stato pagato e si tratta di cibo di bassa qualità, di junk food, di cibo spazzatura.
La nostra dieta mediterranea è, invece, considerata patrimonio culturale dell'umanità, è una dieta sostenibile, che usa al meglio le risorse ambientali e tutela la salute della persona. Prima, nel passato, continua il Dott. Donini, le persone non avevano comportamenti strani nei confronti del cibo. Oggi si parla, ad esempio di ortoressia, ovvero un comportamento alimentare che trasforma l'idea del mangiar sano in un'ossessione patologica. C'è, poi, chi trascorre ore della propria vita in palestra e chi, al contrario, sdraiato su un divano. In generale vi sono delle paure enormi e incontrollate nei confronti del cibo che prima non esistevano. Qualsiasi cibo o sostanza può essere criminalizzato, ci sono, ad esempio, siti internet e libri contro i dolcificanti o contro il glutammato. Questo è estremamente pericoloso dice il Dott. Donini, si fabbricano dei miti difficili da sfatare, infatti è stato dimostrato che il glutammato non fa male, ma se le nostre fonti di informazioni si limitano a Facebook si rischia di incorrere nella disinformazione. Chiunque scrive quello che vuole e senza controllo. La scienza perde di fronte a chi sa usare i mezzi di informazione, ai complottisti come il giornalista Adriano Panzironi che è stato processato per esercizio abusivo della professione medica. Adriano Panzironi è l'inventore di "Life 120" regime alimentare quasi totalmente privo di carboidrati e basato su integratori venduti dalla sua società. Il giornalista, sedicente medico, promette a tutti di vivere a lungo e di prevenire le malattie gravi, è un ciarlatano, però ha migliaia di seguaci e i suoi congressi sono affollatissimi. A quello del Dott. Lorenzo Maria Donini seguono interessanti contributi degli altri relatori ciascuno dei quali ha relazionato sul tema dei disturbi alimentari approfondendo specifici aspetti.
La dottoressa Patrizia Todisco, psichiatra di Villa Margherita a Vicenza, ha parlato, ad esempio, della relazione tra le esperienze traumatiche e disturbi alimentari. Il professor Francesco Margari, psichiatra dell'università di Bari, ha illustrato la relazione tra i disturbi dell'alimentazione ed i comportamenti autolesivi. La dottoressa Caterina Renna, psichiatra della ASL di Lecce, ha in cura giovani ragazze che soffrono di gravi disturbi alimentari. Esse sono temporaneamente allontanate dalle famiglie e accolte all'interno di una struttura. Per disturbi meno gravi, informa la psichiatra, non si ricorre alla modalità residenziale bensì a visite ambulatoriali o a day hospital. Giuseppina Viola e Carmine di Rosa, psichiatri del Policlinico di Bari, hanno parlato di binge eating, di obesità e di chirurgia bariatrica come parte di un trattamento integrato. Nel binge eating o disturbo da alimentazione incontrollata sono frequenti le abbuffate ricorrenti e discontrollate. Esse servono a gestire le proprie emozioni. Le abbuffate nel binge eating sono caratterizzate dai seguenti aspetti: mangiare molto più rapidamente del normale, mangiare fino a sentirsi sgradevolmente pieni, mangiare grandi quantità di cibo anche se non ci si sente affamati, mangiare da soli a causa dell'imbarazzo per quanto si sta mangiando, sentirsi disgustati verso se stessi, depressi o molto in colpa dopo l'episodio. Mariapia Dell'Olio, psicologa ASL di Barletta-Andria-Trani, ha discusso di psicoterapie efficaci nei disturbi dell'alimentazione ed infine Maria Pia Cozzari, sociologa della cooperativa Antrophos di Giovinazzo, ha parlato dell'influenza dei fattori sociali e culturali nei disturbi dell'alimentazione.
Eccellente, nelle varie sessioni di studio - conclusesi a pomeriggio inoltrato - il livello dei contributi proposti così come appare curata l'organizzazione dell'evento da parte della onlus "Conta su di noi" presieduta da Diletta Rosati. L'associazione, nata da poco meno di un anno, è parte dell'azienda Network Contact, una realtà lavorativa di respiro internazionale, importante per Molfetta e per le eccellenti opportunità occupazionali che offre alla città. L'azienda impiega al suo interno oltre tremila persone, in gran parte giovani, offrendo loro sicurezza e sostentamento in un mondo lavorativo in cui è sempre più difficile inserirsi localmente. L'azienda Network Contact è diretta da Giulio Saitti e l'onlus "Conta su di noi" ne è il suo fiore all'occhiello: essa avvicina la realtà imprenditoriale al mondo del no-profit promuovendo iniziative di impatto sociale destinate ai più deboli, a chi è in difficoltà e a chi vive in situazioni di precarietà dal punto di vista della salute. Ma è con orgoglio che il direttore generale Giulio Saitti afferma che, oltre ad iniziative di tipo solidaristico l'onlus ha già promosso e continuerà a promuovere importanti iniziative di formazione su tematiche di rilevanza nazionale come appunto quella dei disturbi alimentari. Ricordiamo, tra le iniziative organizzate, la giornata formativa tenutasi a settembre e dedicata ad una tematica delicata e poco dibattuta come il rapporto tra eros e disabilità in collaborazione con l'associazione Mitocon. L'associazione, presente a livello nazionale, si occupa dello studio e della cura delle malattie rare, patologie che determinano, in chi ne è affetto, gravi forme di disabilità. L'intento, afferma il direttore generale, non è solo di tipo informativo, rispetto alla comunità e di aiuto rispetto alle famiglie ma anche di tipo formativo. I nostri eventi, infatti, godono dell'accreditamento E.C.M. e quindi, oltre che essere aperti al pubblico, sono specificatamente dedicati alla formazione e all'aggiornamento dei professionisti del mondo sanitario.
L'assessore alle pari opportunità del comune di Molfetta Angela Panunzio porge i saluti istituzionali da parte del sindaco Tommaso Minervini. L'avvocato Angela Panunzio sostiene che la tematica dei disturbi nutrizionali riguardi in maggioranza le donne, così come ci confermano i dati, soprattutto ad essere più colpite sono le donne in età adolescenziale. I disturbi alimentari sono delle patologie complesse che portano a gravi complicanze mediche che possono causare la morte. Essi hanno origine in disturbi della psiche e ne sono il sintomo. Allo scopo di promuovere il benessere psicologico degli studenti da quest'anno e per tre anni di seguito, informa l'assessore, sarà presente nelle scuole molfettesi una task force di psicologi. La direzione scientifica e organizzativa del convegno è stata rispettivamente curata da Veronica Vantaggiato e da Sergio Quarto. Segreteria organizzativa a cura di Domenico Porcelli. Claudia Caradonna si è occupata nel dettaglio della complessa organizzazione dell'evento patrocinato dal Comune di Molfetta e da Città Sane.