Recupero Password
Frodi alimentari come difendersi
15 aprile 2009

La lotta contro le frodi alimentari è una partita a “guardia e ladri” tra produttori ed enti di vigilanza. Torroncini morbidi con vermi e ragnatele, funghi porcini ammuffiti con larve morte, foglie, erba ed aghi di pino, torte con scarafaggi, pop-corn sudici invasi da parassiti, merendine rancide. Macellerie prive di autorizzazioni con strutture sporche, che vendono anche carni sofisticate con additivi chimici, prodotti scaduti e rimessi in commercio, presenza di Ogm oltre il limite di legge nei biscotti e nel gelato, speck al gusto di additivo chimico e finto tirolese prodotto con suini olandesi: parliamo “ovviamente” della parte negativa del settore alimentare, quella gestita da imprenditori truffaldini o dalla criminalità, distinto dal resto del mondo alimentare, fatto di qualità, tradizione ed attenzione al consumatore. Nei primi tre mesi del 2009 sono stati effettuati sul territorio nazionale pi di mille ispezioni e sequestrate mille tonnellate di cibi avariati e in cattivo stato di conservazione, per un valore complessivo di 8milioni di euro: ad esempio, i carabinieri del Nas di Torino hanno sequestrato in un panificio circa 2800 confezioni di bugie, ripieni di cioccolato e marmellata ammuffiti; a Palermo sono state sequestrate 4000 tonnellate di alimenti scaduti, mentre era in corso la rietichettatura della merce; a Bologna 4,5 tonnellate di prodotti ittici sono state trovate in pessimo stato di conservazione, con la presenza di evidenti segni di irrancidimento e di “bruciature” da freddo e sono state sottoposte a sequestro oltre 55mila bottiglie di bibite provenienti dalla Turchia, la cui data di scadenza era trascorsa da diversi mesi; nel marzo scorso la Polizia locale di Trani ha sottoposto a sequestro preventivo e probatorio un Supermercato MD per una serie di apparecchiature (bilancia elettronica, macchina confezionatrice, tritacarne ed affettatrice) e per 400 confezioni di generi alimentari (formaggi, carni, salumi, ecc.) che violavano l'art. 515 del Codice Penale. Gli articoli 56 e 515 del Codice Penale disciplinano la frode nell'esercizio del commercio che si realizza da parte di chi, nell'esercizio di un'attività commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all'acquirente una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita: per tale reato, è prevista la reclusione fino a due anni o la multa fino a 2000 euro. Correlati sono l'art. 640 C.P. sulla truffa informatica e la normativa sull'etichettatura dei prodotti, introdotta con la direttiva CEE 79/112, modificata nel 2000 e recepita nel nostro ordinamento con il DPR 322/82 ed il decreto legislativo 109/92, che regola l'etichettatura, la presentazione e la pubblicità degli alimenti. Obiettivo della normativa è verificare la qualità del prodotto per tutelare la salute del consumatore e proteggerne gli interessi economici di produttori e commercianti, garantendo il diritto all'informazione e la lealtà delle transazioni commerciali. La portata di questa normativa andrebbe rivalutata nell'attuale mercato di massa, caratte-rizzato dalla progressiva perdita di potere del singolo acquirente, subalterno alle strategie di promozione e vendita delle grandi imprese. Di contro, si affermano i diritti degli interessi dei consumatori, intesi come soggetti titolari di posizioni giuridiche, sancite dalla legge 281/1998 come veri e propri “diritti fondamentali”. In Italia gli organismi responsabili del controllo ufficiale sono lo Stato, cui spetta la funzione normativa e di programmazione, indirizzo e coordinamento, mentre le funzioni di controllo sulle attività produttive e commerciali competono alle amministrazioni locali. Infatti, i NAS, forza di polizia giudiziaria e amministrativa, vigilano sulla disciplina igienica della produzione, commercializzazione e vendita delle sostanze alimentari e delle bevande, svolgendo attività di vigilanza per la prevenzione e repressione delle frodi e sofisticazioni alimentari, e l'Ispettorato Centrale Repressioni Frodi, preposto alla garanzia dei prodotti agroalimentari ed alla tutela dei consumatori. Tuttavia, questo quadro legislativo (sul cui ha inciso la depenalizzazione intervenuta con la legge 689/1981 ed il D.Lgs. 507/1999), è caratterizzato da una forte frammentarietà e da un accentuato tecnicismo, che non agevolano il consumatore né nell'effettività delle garanzie né nella percezione dei propri diritti: molte sono le sentenze passate in giudicato, grazie alle depenalizzazioni, che hanno contratto le notizie di reato per i controlli meno puntuali e sistematici. Questo rende difficile interpretare le norme e coordinare gli interventi, aggravando il deficit di tutela del consumatore, esploso con celebri casi quali il “vino al metanolo”, lo scandalo del “pollo alla diossina” ed il caso “mucca pazza”. È evidente che spesso la tutela della salute del consumatore è subordinata all'interesse della produzione: per rimettersi in regola, ad esempio, basta pagare la multa e la contraffazione è invalidata con la semplice sostituzione del prodotto. Le statiche ci aiutano a capire: le truffe scoperte in macelleria sono il 10%, le frodi sul prezzo e sul peso solo l'1%, le violazioni nelle autorizzazioni di produzione e commercializzazione il 17%. Forse bisogna fare qualcosa di più. Il consumatore dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) essere tutelato in tutti i campi del diritto dalla legislazione normativa vigente: ma è lo stesso consumatore che, per evitare brutte sorprese, deve leggere attentamente le etichette dei prodotti alimentari, cosicché ogni suo acquisto sia dettato da una scelta, oltre che libera, consapevole ed informata. Ma anche denunciare il reato di frode alimentare alle associazioni di categoria e alle autorità competenti (Comando Carabinieri Politiche Agricole, Guardia di Finanza, Aziende Sanitarie Locali, Ispettorato Repressione frodi).
Autore: Marcello la Forgia
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet