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Encomio solenne e promozione a maggiore per Vito Ingrosso comandante della Compagnia carabinieri di Molfetta
Il maggiore Vito Ingrosso (foto Mauro Germinario)
08 settembre 2019

MOLFETTA – Encomio solenne e promozione a maggiore per il comandante della Compagnia dei carabinieri di Molfetta Vito Ingrosso che si appresta a lasciare la città dopo 5 anni di servizio, per essere destinato ad incarichi superiori a Roma.
L’encomio è stato attribuito dall’amministrazione comunale come riconoscimento dell’azione incisiva condotta dal comandante Ingrosso per garantire ordine e sicurezza alla comunità del vasto territorio della compagnia di Molfetta.
Fra i risultati raggiunti vanno evidenziati i 17 arresti del blitz "Halloween", a questi si aggiungono gli arresti fatti a Bitonto degli affiliati ai clan Conte e Cipriano, mentre a Giovinazzo è stato ricostruito il delitto di Gaetano Spera e a Terlizzi dove è stata stroncata la faida fra i Baldassarre e i Dello Russo-Ficco e di Palo del Colle dove è stato bloccato un gruppo del clan Strisciuglio.
Il capitano Ingrosso, oggi Maggiore ha ottenuto apprezzamenti dalle Procure di Bari e Trani, e può contare su ben 7 encomi, una medaglia di Bronzo al merito di lungo comando per 10 anni, una Croce d'Argento e due medaglie per le attività svolte durante le missioni in Iraq e in Kosovo.
Ecco i risultati raggiunti dal maggiore Vito Ingrosso, elencati nella delibera di encomio solenne che verrà consegnata personalmente all’ufficiale dei carabinieri nel corso di una seduta straordinaria del consiglio comunale:
«dopo solo due mesi dal suo insediamento balzò agli onori della cronaca per due arresti effettuati in seguito ad una sparatoria in un bar di Molfetta a cui fanno seguito, sino ad oggi, cinque arresti per omicidio a Giovinazzo, sette arresti per un duello nel centro di Terlizzi; la cattura di un pericoloso latitante ricercato in campo internazionale; l’arresto dei rapinatori che avevano effettuato un assalto ad una tabaccheria di Molfetta; 16 arresti tra i componenti di un clan che gestisce il traffico di droga nel nord barese; l'arresto del boss di un clan locale; l'arresto di due baristi autori di una rissa in discoteca; l'arresto a Molfetta di un omicida; l’arresto di una banda di quattro rapinatori di un Tir, banda specializzata in furti di rame a Bitonto; il Blitz con sette arresti di componenti di un clan specializzato in traffico di droga; il fermo di un 68enne che aveva accoltellato un automobilista; il fermo di tutti i protagonisti di una rissa che durante la Festa patronale di Molfetta avevano prodotto panico e terrore tra la folla; 17 arresti per tentato omicidio e traffico di droga con ordinanza di custodia cautelare nei confronti di indagati che operavano tra Molfetta Giovinazzo Bitonto e Trani; tre arresti tra i componenti di un clan mafioso; provvedimenti cautelari nei confronti di 20 persone per spaccio di droga fra Trani e Palo del Colle; arresto dei presunti responsabili dell'omicidio di un'anziana donna di Bitonto che si è trovata coinvolta in un'azione delittuosa tra esponenti di gruppi criminali in contrasto per il controllo dell'attività di spaccio locale; l’arresto di un pensionato che coltivava centinaia di piante di marijuana; l’arresto di un boss che ordinò l'omicidio del componente del clan rivale che costò la vita di un'anziana donna capitata per caso nei luoghi dell'azione criminosa; 104 arresti per l'infiltrazione di clan nell’economia; l’arresto di tre pregiudicati tra Giovinazzo e Terlizzi che nascondevano droga in un trullo; tre arresti per agguato tra clan rivali; l’arresto di un ventiduenne per rissa e spari in piazza a Molfetta; arresti a Molfetta per camorra barese infiltrata in Veneto; l’arresto di un omicida che si è costituito ai Carabinieri di Molfetta poche ore dopo il delitto; la cattura dell’aggressore, originario di Bitonto, di una donna di Terlizzi; in ultimo due arresti per fatti risalenti a gennaio febbraio 2019 per attentati dinamitardi a danno di un pregiudicato locale e quattro arresti, per estorsione nei confronti di imprenditori locali».
Il presidente della Repubblica Mattarella, inoltre, ha conferito al maggiore Vito Ingrosso l'onorificenza di Cavaliere dell'ordine al merito della Repubblica italiana. Il maggiore Ingrosso ha prodotto risultati eccellenti frutto di un'accurata pianificazione del territorio costantemente monitorato con lungimirante e sapiente direzione.
Questa la motivazione dell’encomio solenne: “Comandante di compagnia carabinieri, esempio di efficace monitoraggio e controllo del territorio con alta capacità di infondere nella comunità locale il senso collettivo di sicurezza e fiducia nelle forze dell'ordine”.
Il maggiore Ingrosso, a differenza di qualche altro ufficiale del passato, lascia un buon ricordo nella cittadinanza molfettese per la sua capacità di intervento e di risoluzione di casi difficili e complessi, ma anche per il corretto rapporto con le istituzioni e la stampa, senza eccessi di protagonismo e di presenzialismo, che hanno fatto apprezzare la sua presenza costante, ma discreta, al servizio della comunità. Grazie comandante e buon lavoro!
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