È tempo di aratura
Nel complesso scenario politico-sociale degli ultimi decenni, caratterizzato da un contesto di crisi valoriale piuttosto diffuso e generalizzato e da un notevole calo dell’influenza del cristianesimo, vale ancora la pena per un cristiano dedicarsi all’impegno politico? È il grande interrogativo affrontato da Onofrio Losito, direttore dell’Ufficio Pastorale per i problemi sociali ed il lavoro, nel suo quaderno “Tempo di Aratura: Per un impegno politico dei cattolici”. Interessante è proprio la metafora agricola, che permette facilmente di pensare alla politica, vista nel più classico dei significati, come un impegno quotidiano che dopo molti sforzi offre frutti splendidi solo a chi sa aspettare con pazienza. La politica non è per tutti però, o meglio, non ci si improvvisa politici dall’oggi al domani. Losito infatti, riprendendo le parole di Papa Francesco in occasione dei 150 anni di fondazione dell’associazione laicale, vede un approccio alla politica con la P maiuscola diviso in tre fondamentali step: quello del vedere, del giudicare e solo poi quello dell’agire. Vedere significa acquisire consapevolezza delle problematiche avvalendosi di chi possiede competenze specifiche dei mezzi, non ultimi i mezzi di comunicazione. Si passa così al giudicare tenendo però presente le Sacre Scritture. Infine si arriva all’agire sulla base di conoscenze accurate e senza il timore di allontanarsi dalla confort zone. La risposta quindi è presto che data. Si, vale ancora la pena di riportare in superficie nuovi entusiasmi per rimescolarli con l’apatia ed il disinteresse, perché la speranza di un mondo migliore non deve essere solo una bella immagine ma un’azione concreta.