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Dimissioni De Girolamo, s'insedia Barbarto al Comune di Molfetta: nuovo commissario prefettizio Sconosciute le motivazioni delle dimissioni: personali, burocratiche o “politiche”? Solo ipotesi. Il curriculum del neocommissario dal 1982 ad oggi
21 dicembre 2012

MOLFETTA - Un evento quanto mai raro. Questa mattina il dott. Biagio De Girolamo, commissario prefettizio insediatosi al Comune di Molfetta lo scorso novembre, ha rassegnato le dimissioni. Al suo posto il dott. Giacomo Barbato, nato nel 1956 ad Aversa, coniugato e con due figli.

 

Commendatore dell’Omri (Ordine al merito della Repubblica Italiana) dal 2 giugno 2006, dopo aver vinto il concorso per funzionario del Ministero delle Finanze, ha prestato servizio, con la qualifica di vicedirettore, alla Dogana Internazionale di Modane (1982). Nel dicembre del 1982, il dott. Barbato è stato assegnato alla Prefettura di Piacenza, dove ha svolto le funzioni di vicecapo di Gabinetto, addetto stampa, componente Ufficio antimafia, componente Ufficio provinciale protezione civile, componente effettivo della Giunta provinciale amministrativa.

Trasferito nel 1986 al Ministero dell’Interno, è stato poi destinato all’Ufficio Affari Generali e Coordinamento della Direzione Generale dell’Amministrazione Civile, dove ha curato l’attività preparatoria del testo di riforma delle autonomie locali, svolgendo anche attività di consulenza tecnico-giuridica per gli amministratori degli enti locali.

Assegnato dal 1988 è all’Ufficio per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza (si è occupato della protezione dei collaboratori di giustizia e dei loro familiari, curando anche l’istruttoria per l’istituzione dei Commissariati di Polizia) dal 1990 al 2001 è stato destinato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per poi rientrare al Ministero dell’Interno sempre nel 2001 nel ruolo di direttore dell’Area Ordinamento Elettorale della Direzione Centrale dei Servizi Elettorali.

Ricoperto dal 2006 al 2010 l’incarico di Capo ufficio di staff dell’Ufficio Pianificazione e affari generali della Direzione Centrale dei Servizi Elettorali, nel periodo febbraio-maggio 2007 ha diretto anche gli uffici Affari Legislativi e Parlamentari del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali.

È stato componente della Commissione di indagine nominata dal Prefetto di Bari per individuare eventuali possibili condizionamenti e infiltrazioni della criminalità organizzata nell’ambito dell’attività gestionale e politico-amministrativa del Comune di Valenzano e dal marzo 2010 è stato collocato fuori ruolo all’Agenzia nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e destinato (sede di Reggio Calabria).

 

In sostanza, è avvenuto con certezza quanto era stato annunciato nei giorni scorsi, ma ad oggi non si conoscono le motivazioni delle dimissione del dott. de Girolamo. Potrebbero essere di natura “personale” o “burocratica” (la nomina pare sia stata solo temporanea, perché non ratificata dal Ministero dell’Interno). O ancora “politica”, ovvero imposte dall’alto su presunte pressioni di alcune onorevoli personalità politiche di Molfetta, considerato che il dott. de Girolamo si era impegnato a riportare legalità e trasparenza nella macchina amministrativa comunale, con la revoca dei dirigenti nominati politicamente.

Allo stesso tempo, la stipula con la Prefettura di Bari del protocollo per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e per il rafforzamento della legalità e della trasparenza del settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, firmato lo scorso 7 dicembre, aveva fissato un nuovo percorso civico per il rafforzamento (o il ripristino, dipende dai punti di vista) dei principi fondamentali fissati dal Codice degli appalti e dei contratti pubblici (es. economicità, efficacia, tempestività e correttezza, libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, ecc.).

È opportuno capire se gli atti ratificati dal dott. de Girolamo avranno validità burocratica nel caso in cui la sua nomina fosse soltanto provvisoria o se saranno invalidati nei prossimi giorni.

 

Dopo la brevissima stagione commissariale del dott. de Girolamo, il dott. Barbato, nominato dal Ministero dell’Interno, dovrebbe essere, come il suo predecessore, una garante di tutti i principi di legittimità amministrativa sanciti dalla legge. Saranno i prossimi atti amministrativi a parlare, a dispetto di qualsiasi supposizione, speranza o proposta.

È probabile, però, che le specifiche competenze del nuovo commissario siano necessarie proprio a rafforzare ulteriormente la linea della legalità e della trasparenza tracciata dal dott. De Girolamo per la macchina amministrativa comunale, ponendo argini più robusti a qualsiasi tipo di “interferenza”.

 

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Autore: Marcello la Forgia
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