CRONACA – Omicidio Bufi, resta in carcere Bindi
MOLFETTA – 26.10.2001
Resterà in carcere fino al 24 novembre Domenico Marino Bindi, 54 anni, ex professore di educazione fisica, accusato dell’assassinio di Annamaria Bufi, 23 anni di Molfetta. Il Tribunale della libertà di Bari, infatti, ha respinto il ricorso del difensore di Bindi, l’avv. Dino Iannone, che non è riuscito a ottenere la scarcerazione per il suo assistito: una seconda sconfitta dopo il primo tentativo fatto davanti al gip del Tribunale di Trani, Michele Nardi, su richiesta del sostituto procuratore Francesco Bretone, quest’ultimo dopo 9 anni ha riaperto un caso, archiviato per ben due volte in passato.
Secondo il Tribunale del riesame sussisterebbero gravi indizi di colpevolezza a carico del Bindi e il rischio di inquinamento delle prove in caso di scarcerazione. Il tribunale ha escluso il pericolo di fuga o la possibilità che l’uomo commetta altri delitti. Per tornare in libertà ora al Bindi non resta che attendere i risultati delle perizie psicofisiche che devono accertare la sua idoneità a restare in carcere.
Nuove indiscrezioni, intanto, trapelano dalle indagini in corso su un libretto di risparmio bancario della vittima con una sessantina di milioni per stabilire come e da chi sia pervenuta quella somma alla ragazza.