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Cosimo Sallustio: continuano malgoverno e abbrutimento civile e morale Il bilancio dei primi 100 giorni dell’amministrazione Minervini. Sinistra Italiana
15 novembre 2022

Tracciare un bilancio dei primi 100 giorni del secondo mandato a sindaco per Tommaso Minervini, non può prescindere dal “dove eravamo rimasti”. Sì, perché siamo arrivati alle elezioni comunali di giugno 2022 dopo aver vissuto già 5 lunghi anni di abbruttimento civile e morale per Molfetta; 5 anni che si erano conclusi nel 2021 con due fatti eclatanti: a giugno gli arresti di politici e funzionari comunali per corruzione e a settembre le bombe ai cantieri edilizi e un preoccupante aumento della criminalità in particolare giovanile. La città ha preferito, sotto forti condizionamenti, il sindaco uscente; si è subito ricomposto, cambiando solo alcuni volti in giunta, un gruppo di potere e di gestione di alcuni settori strategici per la vita dei cittadini e per il territorio. E in questi primi 100 giorni, chi ha votato il programma di Tommaso Minervini si sarebbe dovuto aspettare alcuni impegni precisi contenuti nel suo programma di governo 2022-2027 de- positato in Comune: Subito, al momento dell’insediamen- to del nuovo Consiglio comunale (ormai ne sono stati convocati già due e questa è una vera chicca per chi, motivato a co- struire il più possibile, ha sempre modi- ficato a piacimento le Norme Tecniche di Attuazione del PRGC, un Piano Regola- tore vecchio di oltre vent’anni!), avviare il percorso per un nuovo PUG (Piano Ur- banistico Generale) (pag. 51 del pro- gramma elettorale); Subito realizzare gli impegni pre- si con il PAES (Piano per le Energie So- stenibili) (a pag.16), avviare gli impegni per l’efficientamento energetico per l’area portuale (a pag.9) o per l’istituzione di “comunità energetiche” (a pag.15), dichiarando che per alcuni di questi impegni esisterebbero anche dei finanziamenti a disposizione; Ridare una Piscina comunale alla città (in completo degrado), avendone chiesto i finanziamento al PNRR (pag. 37); Ridare i giardini pubblici alla fruizione della città (in abbandono), in forza di finanziamenti già ottenuti (pag. 23). Tutti buoni propositi un po’ come la “SMART CITY” del 2017; niente di tutto questo, infatti, è accaduto in questi primi 100 giorni! Invece, come se questa consigliatura fosse ai suoi primi passi, in questi tre mesi la nuova Giunta ha deciso di incontrare i vari comitati di quartiere, incontri in cui molto spesso i cittadini hanno ricordato all’assessore di turno quelli che sono da anni le “carenze croniche”, delle periferie mai affrontate (e oggi peggiorate) o del centro che si desertifica sempre più, ereditate dalla precedente Giunta di Tommaso Minervini. Una iniziativa che, dopo la prima reazione di simpatia e approvazione, ha misurato quanto questi amministratori non conoscano la città in cui vivono e che governano o, peggio, hanno governato dal 2017. Noi in questi tre mesi, così come abbiamo fatto negli anni scorsi, ci siamo fortemente impegnati in Consiglio co- munale grazie al consigliere di “Molfet- ta Libera” Domenico Gagliardi, perché Molfetta in questi 100 giorni ha visto peggiorare la sicurezza e aumentare il degrado urbano: Una criminalità, in particolare giova- nile, dilagare con i cittadini che hanno avvertito una scarsa tutela da parte dello Stato ed una Amministrazione Comu- nale assolutamente impreparata ad af- frontare “socialmente” la situazione. La Riapertura della Biblioteca Comu- nale ma con tempi e luoghi non adegua- ti alla nostra popolazione studentesca, soprattutto universitaria che in questi mesi utilizzava le biblioteche delle città limitrofe. Una assenza di idee e iniziative per risollevare dalla crisi i settori economici tradizionali quali l’agricoltura, la pesca, il commercio cittadino, e l’artigianato. La nuova zona Mercatale ancora inaccessibile e sotto inchiesta giudiziaria e le promesse ai commercianti di nuove aree mercato bisettimanali che, dopo il pri- mo giorno, sono state annullate in fretta perché il tutto era stato organizzato nel peggiore dei modi. L’abbandono dei rifiuti in giro per la città e fuori città, sempre senza una seria azione di contrasto che continua a mor- tificare i comportamenti virtuosi della gran parte dei cittadini. Le alberature stradali sempre più ma- late e malgestite con i giardini pubblici in gran parte ancora inagibili per bam- bini e famiglie, in totale sfregio a quanto dovremo invece fare per contrastare an- che noi l’emergenza climatica. Il progressivo degrado delle testimo- nianze di “archeologia industriale” come quelli di “Spiaggia Maddalena”, delle “Ciminiere” in zona stazione e del “siste- ma Pulo”. La perdurante presenza di cantie- ri, aperti e mai chiusi, in giro per la città con strade pubbliche chiuse per- ché a completa disposizione dei pri- vati (vedi ad es. il prolungamento del Lungomare). Una Zona industriale ancora a rischio idrogeologico e allagamenti. E poi, dulcis in fundo, il buio delle strade sempre più inquietante e pericoloso per chi decide di vivere anche la sera, di raggiungere casa o gli amici. Una decisione che va ripensata subito, prima che accadano fatti gravi alle persone e alle cose. 100 giorni che non fanno presagire nulla di buono per la vita della no- stra comunità cittadina per la quale alle elezioni Comunali di giugno scorso ave- vamo, come Lista Molfetta Libera, pro- posto ben altre idee necessarie per ridare futuro ai giovani, alle famiglie e al terri- torio della nostra cara Molfetta.

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