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Consegnata la Bandiera nera, all'amministrazione comunale
30 luglio 2004

MOLFETTA - 30.7.2004 Dopo la conferenza stampa del sindaco, nella quale ha rispedito al mittente le accuse di Legambiente all'amministrazione e dopo il “pellegrinaggio” degli ambientalisti sulle spiagge scippate ai molfettesi dalle privatizzazioni selvagge si è svolto, presso la banchina San Domenico, un dibattito dal titolo “Le spiagge negate”. Dibattito che ha riportato al confronto e allo scontro tra Legambiente e l'amministrazione comunale di Molfetta che proprio non ha “digerito” l'assegnazione della bandiera nera da parte di Legambiente. Sono intervenuti, oltre all'assessore all'urbanistica Pietro Uva, il coordinatore provinciale di Legambiente Massimiliano Piscitelli e Sebastiano Venneri, responsabile nazionale settore mare di Legambiente. L'incontro, moderato dal giornalista di “Repubblica Bari” Davide Carlucci, è entrato subito nel vivo con la relazione di Piscitelli che ha messo a nudo gli errori e gli orrori compiuti dall'amministrazione con il piano delle coste. In particolar modo Piscitelli ha incalzato l'assessore Uva sulla questione dell'abusivismo edilizio, chiedendo lumi riguardo alle colate di cemento armato a pochi metri dal mare che si possono osservare in alcuni lidi del nostro litorale. ”Lo scarsissimo interesse dell'amministrazione comunale rispetto al problema dell'abusivismo edilizio è preoccupante – ha dichiarato il coordinatore provinciale di Legambiente – e non è accettabile che alcuni lidi balneari costruiscano strutture che bloccano di fatto l'accesso a tratti di spiaggia ad alta fruibilità”. Piscitelli ha sottolineato, in conclusione al suo intervento, l'assurdità di alcuni dati sbandierati dall'amministrazione la quale dichiara che dopo il piano delle coste si passerà da 2,1 metri di spiaggia libera per abitante a 1,4 metri. Cifre assolutamente lontane da quelle di Legambiente, la quale asserisce che se il piano dovesse essere realizzato così com'è, si passerà da 2,1 metri di spiaggia libera per abitante ad appena 0,7 metri. “Neppure lo spazio per stenderci l'asciugamano”- ha ironizzato Piscitelli al riguardo, ed ha inoltre accusato l'amministrazione di non aver tenuto realmente conto dell'opinione di Legambiente durante gli incontri svoltisi alla vigilia dell'approvazione del piano in Consiglio comunale. L'esordio di Uva è stato abbastanza singolare: “Credo che rispetto ai capi d'accusa presentati da Legambiente la Città di Molfetta debba essere assolta”. Un modo un po' strano di iniziare, che andava quasi a scaricare sulla città responsabilità che sarebbero esclusivamente dell'amministrazione; unica titolare della bandiera nera. Uva ha poi elencato una serie di provvedimenti presi dall'amministrazione in materia ambientale, come l'accordo del Comune con le Ferrovie dello Stato per interrare l'elettrodotto di Via Ungaretti, senza però rispondere direttamente agli interrogativi posti da Piscitelli e senza risparmiare il solito riferimento alle responsabilità della precedente amministrazione di centro-sinistra sulla questione di Torre Calderina. L'assessore all'urbanistica, concludendo il suo intervento, ha anche aperto uno spiraglio di dialogo con Legambiente affermando che - “potremmo, come amministrazione, tener conto di alcune indicazioni di Legambiente, in particolar modo per quanto riguarda le concessioni demaniali”. Ovviamente insoddisfatto delle risposte vaghe dell'assessore Uva, Massimiliano Piscitelli ha rinnovato i propri interrogativi chiedendo quali misure ha preso nei fatti l'amministrazione per quel che riguarda le varie questioni legate al litorale molfettese, ed in particolar modo quella sull'abusivismo edilizio. In risposta Uva ha dichiarato che si sta facendo il possibile per evitare l'abusivismo edilizio, rimanendo però sul vago, e senza illustrare alcun provvedimento specifico preso al riguardo. L' incontro ha dunque riaperto il dialogo fra Legambiente e l'amministrazione, ma non ha portato, almeno per ora, ad una risoluzione del problema. Le tremila firme che Legambiente ed altre associazioni hanno raccolto all'inizio dell'anno sono state consegnate, ma non sembra che nella giunta di centrodestra qualcuno abbia realmente intenzione di modificare sensibilmente la politica di privatizzazione del litorale molfettese. Vito Piccininni
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