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Confermate le previsioni di "Quindici", blitz della Confraternita della morte: la processione del Sabato Santo anticipata alle 4.15 di stanotte a Molfetta
03 aprile 2015

MOLFETTA - Ancora una volta "Quindici" ha avuto ragione. Lo scoop fatto già sul numero di febbraio della rivista mensile che anticipava una decisione che era già nell'aria, ha avuto una conferma. E anche il neo priore della Confraternita della Morte, Giuseppe de Candia, che aveva smentito la nostra notizia, ha perso la faccia.
La Processione del Sabato Santo si farà di notte, contro la volontà dei cittadini molfettesi e solo per dare il segno dell'innovazione da parte della nuova terna formata dal priore Giuseppe de Candia e da Pasquale Mancini e Giulio Pisani. Così si è stravolto tutto con la scusa della possibile pioggia, che in realtà le previsioni smentiscono.
Era necessario fare questo per avere un po' di visibilità in più?
Abbiamo apprezzato molto l'innovazione di ieri sera al repositorio della Chiesa del Purgatorio, con le statue ad altezza d'uomo e con una suggestiva atmosfera.
Ma questa scelta, che comunque comporterà disagi e imprevisti, dalla necessità di fare turni straordinari per la polizia municipale (da sempre restia anche a fare qualche sacrificio in più), alle auto in sosta che non potranno essere rimosse, alla delusione dei cittadini e dei forestieri che non sono stati informati del cambiamento. Noi, come sempre, siamo dalla parte dei cittadini che, come non hanno accettato l'idea della processione notturna dei Misteri, non accettano questo cambiamento ingiustificato della tradizione. Siamo e restiamo cittadini liberi di esprimere le nostre opinioni e di rappresentare la volontà dell'opinione pubblica.
L'egoismo delle Confraternite che vogliono relegare le processioni a pochi intimi, non ha senso e ci meraviglia anche la posizione del vescovo che ha acconsentito a questa scelta, come a quella della Confraternita di S. Stefano. 
Era necessario commissariare per anni la Confraternita della Morte per arrivare a questo risultato? Apriamo il dibattito ai lettori e ai commenti dei cittadini.

Ecco, intanto, il comunicato dell'Arciconfraternita: "Dopo un aggiornamento meteo con la locale Capitaneria di Porto e un incontro autorizzativo con S.E.R. il Vescovo comunichiamo ufficialmente gli orari della Processione della Pietà.

SABATO 4 APRILE -
USCITA CROCE ore 4.15
USCITA PIETA' ore 5.00
Consegna della Pietà ai Sacerdoti ore 13.30
RITIRATA PIETA' ore 14.00
Invitiamo tutti i confratelli e devoti a una partecipazione silenziosa e penitente e a mantenere il decoro dei luoghi."
Con questo comunicato ufficiale l'Arciconfraternita DELLA MORTE dal SACCO NERO - Molfetta conferma l'anticipo della processione del sabato santo.

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Non vogliamo fare polemiche, ma confermare le nostre opinioni. Ognuno ha le sue. Noi rispettiamo quelle degli altri e chiediamo che vengano rispettate le nostre, che sono quelle di buona parte dei cittadini di Molfetta e anche della maggioranza dei confratelli della Morte, che si era espressa contro il cambiamento di orario. Oltre un mese fa avevamo anticipato che c'era già l'idea di far uscire di notte la processione del Sabato Santo, per cui quella della pioggia ci è sembrata una scusa. Quello che non ci piace è lo stravolgimento delle regole, le decisioni prese all'ultimo minuto (che il tempo potesse essere incerto, lo si sapeva dal giorno prima) e le giustificazioni che non tengono, dopo decenni di processioni fatte anche a rischio pioggia. Scegliere di anticipare la processione, vuol dire che ogni anno gli orari saranno flessibili? Meglio essere onesti e dire subito che si era deciso di modificare l'uscita, anche se la maggioranza non era d'accordo. Chi ha amministrato le confraternite prima dell'attuale terna (primo fra tutti Franco Stanzione, che ringraziamo per la correttezza del suo dissenso e il rispetto delle opinioni altrui) allora ha sbagliato? E le processioni che si svolgono in tutti gli altri paesi della Puglia, senza cambiare gli orari? Si è evitata la pioggia, ma anche una maggiore fruizione popolare e una più convinta atmosfera di partecipazione, tipica delle ore serali. Di giorno si perde il pathos e lo si è visto durante la processione diurna, che ha avuto questa caratteristica solo nei momenti iniziali dell'uscita. Del resto non è detto che la processione debba durare 9 ore: se piove, come è avvenuto per decenni, si riduce il percorso, affidandosi alla benevolenza divina per le condizioni atmosferiche. Insomma, quella di anticipare l'uscita ci è apparsa una decisione tardiva, che, se presa per tempo, nel rispetto anche delle istituzioni, avrebbe evitato le critiche. Peccato, perché crediamo, comunque, che la nuova terna di amministratori dell'Arciconfraternita della Morte sia formata da persone valide e intelligenti (De Candia, Mancini e Pisani), uomini che hanno portato innovazione (molto efficace il repositorio), pur restando convinti cultori delle tradizioni. Apprezziamo anche il tentativo di caratterizzare la processione come una manifestazione di fede (la scelta del muccio abbassato dei portatori) e di partecipazione cristiana. Questa è la nostra opinione, qualsiasi altra lettura non ci appartiene e invitiamo tutti a evitare interpretazioni strumentali. Auguri di Buona Pasqua.












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