Conferenza stampa su racket e situazione bancaria mercoledì a Molfetta
MOLFETTA - La F.A.I. – Antiracket Molfetta Associazione Regionale ha indetto per mercoledì 2 dicembre, alle ore 10 presso la propria sede in Piazza Vittorio Emanuele 9/10 a Molfetta, una conferenza stampa in merito all’attuale e delicato rapporto tra le vittime di usura ed estorsione e gli istituti bancari.
A fare il punto della situazione sul territorio saranno il coordinatore regionale della F.A.I. per la Puglia, Renato De Scisciolo, il responsabile dell’ufficio legale, l’avv. Maurizio Altomare, assieme ad alcuni professionisti esperti nel settore contabile e dei reati bancari.
Troppo spesso, infatti, le vittime di usura ed estorsione, che denunciano i propri aguzzini rompendo dunque il circolo vizioso che porta alle volte la chiusura di attività commerciali e imprenditoriali, si ritrovano d’avanti a ostacoli posti proprio dalle banche che non permettono di usufruire di alcuni servizi basilari, come l’apertura di un conto corrente che risulterebbe essenziale per la propria ripresa economica e lavorativa. Tutto questo anche alla luce di un protocollo d’intesa nazionale sottoscritto unitamente dal Ministero dell’Interno, l’Associazione Bancaria Italiana assieme al Commissario Straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura.
Reati come l’usura, inoltre, si sono altresì insinuati all’interno di alcuni meccanismi bancari con la conseguente applicazione di tassi d’interesse superiori alla soglia consentita dallo Stato, facendo così dei creditori ignare vittime.
Attraverso la presenza e la testimonianza diretta di alcune vittime di usura ed estorsione, sarà possibile conoscere più da vicino l’incubo vissuto all’ombra dei propri aguzzini, le difficoltà incontrate per mantenere in piedi un’attività costituita con molti sacrifici; fino ad arrivare alla denuncia e all’accesso al fondo con la riapertura della propria attività.
Pertanto la F.A.I. – Antiracket Molfetta Associazione Regionale invita in particolar modo gli organi di stampa a prender parte all’incontro, avendo cura di preservare l’identità delle vittime presenti.