Come nasce un natante da pesca di 20 metri VI parte
Sul piano di assemblaggio, dove sono state accuratamente disegnate le linee esterne dei profili di ciascuna ordinata, vengono posizionati gli elementi costituenti l’ordinata da costruire. I primi due elementi simmetrici e speculari che sono posizionati in corrispondenza del relativo profilo, sono le due parti inferiori (foto 1)* che poggeranno e saranno fissate sulla chiglia. Come mostra la foto, i due pezzi, perfettamente simili e speculari, sono posizionati esattamente sul profilo corrispondente, disegnato sul piano ed assicurati a posto per mezzo di chiodi e stringenti a vite. Osserviamo che le due parti hanno lunghezza diversa; questo non è un problema: prima del fissaggio finale, la parte eccedente sarà eliminata. La cosa essenziale è che la giunzione dei due pezzi coincida esattamente con l’asse di simmetria comune a tutte le ordinate, tracciato sul piano; è ovvio che anche le distanze di ciascuna estremità opposta del pezzo, dall’asse di simmetria medesimo, devono essere coincidenti. L’ordinata che stiamo esaminando è la N° 11 (ricordiamo che la numerazione è sempre fatta procedendo da poppa a prora), quindi molto vicino al complesso della poppa. La sua forma avrà la parte inferiore a forma di “V” stretto, con il vertice che si collega alla chiglia; proseguirà con due tratti suborizzontali (di forma svasata, per ottenere la larghezza di scafo) e finirà, nella parte superiore, con dei tratti quasi verticali. Le estremità dei pezzi già posizionati avranno smussi angolati (foto 2), per assicurare il collegamento con gli altri due elementi, che abbiamo definito sub-orizzontali. Questi saranno posizionati, dopo aver subito anch’essi le operazioni di angolatura delle superfici (vedi capitolo precedente: formazione degli angoli di quartabuono) sulle rispettive tracce disegnate sul piano di costruzione. L’operazione è abbastanza complessa, perché, per far sì che le parti dell’ordinata siano posizionate esattamente sul rispettivo profilo disegnato, è necessario fare delle piccole modifiche nei punti di accoppiamento degli elementi, con il pialletto elettrico o con la mola flessibile a disco. La foto 6 fornisce un’idea della forma finale dell’ordinata: si vedono i due tratti a forma di “V”, i due tratti sub-orizzontali, i due tratti verticali; nell’immagine si sta montando l’ultimo componente l’ordinata, cioè il baglio o catena, come viene definito in gergo. Prima di procedere al bloccaggio di tutti i componenti, il baglio (foto 4, 5, 6)** é sarà messo incastrato entro una scanalatura praticata sui tratti verticali della ordinata che farà da mensola di sostegno per il baglio medesimo (vedi il particolare in foto 6).*** Infine, quando anche le ultime due componenti dell’ordinata sono perfettamente posizionate e bloccate, si passa al fissaggio delle parti. Si preparano dei tasselli di dabema ricavando il profilo interno delle giunzioni. Questi costituiranno un riempimento nella parte angolata della giunzione, per far sì che la connessione fra due parti interessi la massima superficie possibile (foto 7). I tasselli (o pezzi) di riempimento, accuratamente sagomati sono messi in posizione, incollati con collante fenolico ai due tratti di ordinata; tenuti a posto per mezzo di due chiodini zincati****, in attesa che il tutto venga bloccato ed assicurato, come vedremo in seguito. Mentre si incollano i pezzi di riempimento in tutti gli angoli interni della sagoma dell’ordinata, si disegnano, utilizzando sagome di legno leggero, le piastre di compensato marino***** (foto 8) che, incollate ed inchiodate nelle rispettive zone, assicureranno la posizione reciproca dei componenti.
Autore: Tommaso Gaudio
