Casa, arrivano le graduatorie delle cooperative
Sono in corso di pubblicazione gli elenchi relativi alla nuova zona 167
In via di pubblicazione le graduatorie definitive delle cooperative che ambiscono all'assegnazione di suoli nella nuova Zona 167.
Esattamente un anno fa il Consiglio Comunale approvò i nuovi criteri per l'attribuzione dei punteggi. L'anzianità delle società è stata così calcolata a partire dalla data dell'atto notarile di costituzione, cui si è sommata la media di anzianità dei soci partecipanti al bando; le cooperative non hanno potuto partecipare al bando d'assegnazione nella 167 nel caso in cui fossero state assegnatarie nei comparti di cui all'art. 51, quand'anche avessero ancora soci, già partecipanti al bando, il cui bisogno non è stato soddisfatto con la precedente assegnazione.
Criteri ritenuti più a maglie larghe rispetto a quelli utilizzati per il cosiddetto “articolo 51”, per cui la posizione delle cooperative fu calcolata in base alla media dell'iscrizione o reiscrizione della società alla Prefettura e dell'anzianità media di permanenza nella stessa dei soci.
Il timore era quello che, dando maggiore peso all'anzianità della cooperativa, come istituzione giuridica, piuttosto che all'anzianità di iscrizione dei soci, ci si ritrovasse in pole position, pronte a godere dell'assegnazione dei suoli e ad iniziare a costruire, quelle rimaste inattive per anni e riempitesi di soci giusto in vista del traguardo finale.
In qualche caso ciò si è verificato, basta scorrere le graduatorie provvisorie che riportano accanto al nome delle cooperative anche l'anzianità, calcolata in giorni, della società e della media dei soci. Salta agli occhi, per esempio, per una cooperativa fra l'altro nemmeno molfettese, piazzatasi in discreta posizione, la discrepanza fra i circa 9000 giorni di anzianità complessiva della società e i 64 della somma dell'anzianità dei soci; per un'altra il divario è di 8718 giorni a 170. In questi casi è facile ipotizzare che le iscrizioni siano avvenute giusto nel 2002, proprio in tempo per il bando d'assegnazione, in qualche caso addirittura per tutti i soci nello stesso giorno.
Dalle graduatorie provvisorie sono state escluse per irregolarità alcune cooperative, alcune delle quali hanno anche presentato ricorso.
E' capitato che si scoprisse che alcune avessero in comune gli stessi soci.
Se non si vivesse in questa città e se il problema della casa non fosse così grave, in fondo questi concittadini farebbero tenerezza. Si potrebbe dire che ci hanno provato, il bisogno della casa così grande da pensare di mettersi al sicuro piazzandosi in più di una cooperativa, nella speranza che almeno una si vedesse assegnato il suolo e si potesse realizzare il miraggio di una nuova abitazione.
Ma ciò era espressamente proibito dal bando per la Zona 167. La decisione dell'amministrazione è stata quella di considerare questi individui solo per una cooperativa, quella in cui avevano maggiore anzianità, come stabilito dal bando, cancellandoli dalle altre. Ciò ha comportato per alcune di esse l'esclusione, in quanto sono scese al di sotto del numero minimo di 9 soci. Un provvedimento teso ad evitare che soci con un'iscrizione di vecchia data finissero per avvantaggiare più cooperative.
Meno tenerezza e più perplessità genera un'altra situazione, che pure si è verificata e che sta ponendo in difficoltà gli uffici comunali, anche per la mancanza di una normativa precisa di riferimento, quella dei “soci baby”. Si è capito che l'anzianità di iscrizione complessiva dei soci alle cooperative, oltre che l'anzianità giuridica delle stesse, è di prioritaria importanza per la determinazione del punteggio e quindi della possibilità di costruire il prima possibile. Qualcuno ci ha pensato per tempo, facendo iscrivere i propri bambini e non si può dire che non sia stato previdente, visti i tempi biblici che ci vogliono in questa città per veder costruire nuove case. Così per una decina di cooperative si è presentato il caso di soci maggiorenni al tempo del bando, ma minorenni al tempo della loro iscrizione, quindi capaci di innalzare il punteggio totale dell'anzianità dei soci per esserci stati dentro dal tempo dell'asilo, ma ancora non si capisce se a pieno diritto o no.
Alla fine queste cooperative sono state ammesse, perché tali soci avevano pur sempre più di 18 anni al momento in cui sono entrati al contatto con l'amministrazione. In vista della graduatoria definitiva il problema si ripropone e gli uffici si preparano a chiedere un parere legale che renda certa l'inclusione o l'esclusione.
Altri casi bizzarri, quelli di moglie e marito evidentemente tanto ricchi da voler comprare una casa per uno, ma sono stati esclusi coloro per i quali risultasse un coniuge che avesse già avuto l'assegnazione per l'art.51.
Una volta completati i controlli saranno pubblicate le graduatorie definitive.
Le cooperative che potrebbero essere assegnatarie di suoli dovranno esibire ulteriori documenti, i redditi dei soci e i loro certificati della conservatoria, poiché sino ad ora il possesso dei requisiti, e cioè un reddito non superiore a quello fissato e il non essere proprietari sul territorio di Molfetta di una casa idonea, è stato considerato solo sulla base delle autocertificazioni, anche se pure in questa fase sono stati fatti controlli e quando le dichiarazioni erano generiche molti soci sono stati chiamati a correggerle entro 10 giorni, per esempio allegando la fotocopia della carta d'identità, in qualche caso mancante.
Una volta pubblicate le graduatorie definitive, tutti coloro che non le accettino potranno presentare ricorso al TAR.
I tempi, insomma, sono ancora lunghi. I bambini iscritti alle cooperative dai loro genitori previdenti, per quanto non propriamente osservanti della legge, avranno avuto il tempo di diventar grandi e magari di mettere a loro volta al mondo bambini o quanto meno di pensarci, prima che queste benedette nuove case si costruiscano a Molfetta. A quali prezzi, poi, beh, è ancora tutto da capire.
Lella Salvemini