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Casa, ampliato il Piano “167” solo grazie al voto dell'opposizione. Maggioranza in crisi
15 ottobre 2005

Con l'adozione del Piano esecutivo dei comparti 10-11-12-13, nei prossimi mesi si completerà tutto il programma di edilizia pubblica, in anticipo rispetto ai tempi previsti dal Piano regolatore. Il territorio soggetto ai nuovi insediamenti è stato suddiviso in 17 comparti, alcuni fanno parte del Piano “art. 51” (1-2-3-14-15-16) e altri del Piano “167” (4-5-6-7-8-9-17), adottato nel'98 ed approvato nel 2001. Furono lasciati fuori i comparti 10-11-12-13, da rendere edificabili solo nel 2008. Questo calendario si è scontrato, però, con una realtà diversa. In pratica, la “167” adottata nel '98 si basava su stime fatte alla fine degli anni '80, quindi non rispondenti al maggior fabbisogno abitativo emerso successivamente. Da qui la scelta di ampliare la “167” anche agli ultimi quattro comparti, senza aspettare il 2008. Trattandosi di ampliamento, i lotti saranno assegnati ad altre 35 cooperative collocate nella graduatoria stilata nel 2002. Questo significa che quelle escluse e quelle costituitesi dopo il bando del 2001, dovranno aspettare il prossimo Prg. La cosa è stata contestata dal consigliere Angione (ex maggioranza, eletto nella lista del sindaco), secondo il quale trattasi di un nuovo Piano e, qui, per le assegnazione dei lotti si deve ricorrere ad un nuovo bando e a una nuova graduatoria. La questione uscita dall'aula consiliare è entrata in quella del tribunale amministrativo, il Tar, che dovrà esprimersi su un ricorso presentato da una cooperativa non presente in graduatoria. Fin qui il succo del provvedimento, approvato grazie a quattro consiglieri d'opposizione presenti, con il solo voto contrario e motivato di Angione. Alla seduta del 28 settembre 23 consiglieri, di cui cinque d'opposizione, rispondevano all'appello. Subito dopo tre uomini della maggioranza se la squagliavano, non si sa se per qualche motivazione o perché si erano presentati per intascare il misero gettone di presenza. Insomma, il provvedimento è passato per il senso di responsabilità dell'opposizione. E' vero che l'opposizione sulle questioni dell'edilizia pubblica ha sempre votato a favore, ma questa volta al sindaco sono stati fatti due piaceri, garantendo prima il numero legale e poi votando, perché trattandosi di un “Piano”, per passare occorrono almeno 16 voti. Francesco del Rosso francesco.delrosso@quindici-molfetta.it
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