MOLFETTA - Le coste del Sud Italia, prossimo approdo per i profughi e i rifugiati libici. Mentre il Governo dispone azioni umanitarie e continua a beccarsi con l’Unione Europea, che vorrebbe scaricare il fardello all’Italia, le Caritas diocesane si preparano a fronteggiare l’emergenza profughi.
Anche la Caritas della Diocesi Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, in particolare la Casa d’accoglienza «Don Tonino Bello» di Molfetta, sta organizzando una serie di misure per accogliere i profughi nordafricani, che stanno fuggendo dalle loro terre assediate dalla rivolta. Necessario il contributo di tutta la comunità non solo diocesana, ma anche molfettese, come già accaduto durante gli anni ’90 con Mons. Antonio Bello, quando a Molfetta arrivarono numerosi albanesi per la guerra nei Balcani.
La Caritas diocesana cerca volontari maggiorenni disponibili a impegnarsi per un turno a settimana, tra mattina (dalle 8.30 alle 14.30), pomeriggio (dalle 14.30 alle 20.30) e sera (dalle 20.30 alle 8.30).
Dopo una fase di formazione a cura dell’equipe diocesana, i volontari s’impegneranno a assicurare un servizio costante nel tempo, per poter seguire e accompagnare gli ospiti della comunità. Coloro che fossero disponibili a soccorrere i profughi e a sostenere la Caritas diocesana nel programma di accoglienza, possono contattare i numeri 080.3385522 (dalle 16 alle 18) o al 3488804703 (Mariachiara Pisani).
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