Campi di lavoro, un divertimento “impegnato”
Possibilità di viaggiare in Italia e all’estero
Esiste un modo di trascorrere le vacanze estive davvero singolare, si chiama “campo-lavoro” ed è un’opportunità unica per divertirsi impegnandosi. Noi di QUINDICI, abbiamo pensato di parlarne in questo numero, in prossimità dell’estate, perché non tutti sono a conoscenza delle opportunità di viaggiare che esistono, in Italia e all’estero, spendendo davvero poco. Si tratta di un’occasione da prendere al volo, soprattutto da parte di noi ragazzi che abbiamo spesso troppe poche lire in tasca, ma tanta voglia di conoscere il mondo.
Le organizzazioni che offrono campi-lavoro sono numerosissime, laiche e religiose, ognuna ovviamente opera nei campi di cui specificatamente si occupa. Sicuramente molte possibilità offre lo Sci (Servizio civile internazionale), un’associazione laica di volontariato, membro consultivo dell’Unesco e del Consiglio d’Europa, che ormai da quasi ottant’anni si occupa dell’organizzazione dei campi di lavoro.
Ma che cos’è un campo-lavoro? E’ senza dubbio una scelta. Chi decide di partire per un campo è consapevole che dovrà lavorare, a seconda dell’intervento da operare, dalle quattro alle otto ore giornaliere, ma il bello è che il resto è tutto un punto interrogativo: chi parte non sa ancora quale sistemazione gli sarà assegnata per dormire e sistemare le sue cose, non sa che tipo di gente incontrerà, se adulti o ragazzi, donne o uomini, italiani o stranieri, e non sa quali situazioni lo aspettano.
E’ per questo che il volontario Sci deve possedere forte spirito di adattamento e convivenza, ed anche un po’ di predisposizione all’inventiva per supplire alle eventuali carenze strutturali; sono queste le “competenze” richieste, non occorre saper fare altro che metter in gioco disponibilità e buona volontà. Una volta riconosciutosi in questo “identikit”, il neo-volontario non deve far altro che scegliere la propria destinazione, qui le possibilità sono davvero infinite, e non solo perché esiste la possibilità di scegliere la Sicilia piuttosto che la Valle d’Aosta o la Toscana piuttosto che la Campania, ma anche perché lo Sci è presente in tutta Europa ed anche in altri Paesi intercontinentali. Inoltre la scelta può vertere sulle attività che più si confanno ai nostri interessi.
I campi-lavoro sono divisi a seconda degli ambiti in cui operano: intervento sociale, solidarietà internazionale, ecologia, pace, immigrazione ed antirazzismo, cultura ed arte. Alcune attività prevedono, ad esempio, interventi di carattere naturalistico, finalizzati a costruire sentieri, creare una segnaletica di percorso, ripulire l’ambiente o estirpare erbe infestanti, in oasi, aree protette, parchi o foreste. Chi invece decide di operare in campo storico o artistico, potrà prodigarsi per il recupero di beni architettonici abbandonati o fatiscenti. Gli interventi possono svolgersi anche in Paesi o zone colpite in passato da guerre, ci si prodiga per diffondere una cultura di pace e di multietnicità.
I lavori variano da quelli che richiedono maggior impegno fisico a quelli per i quali, invece, bisogna adoperare molta inventiva, spirito di collaborazione e solidarietà. In definitiva ciò che questi campi offrono è vitto, alloggio, compagnia e sicuramente momenti di convivialità, oltre alla possibilità di conoscere tanta gente di diversa nazionalità con la quale avere scambi multiculturali. In cambio è richiesto solo spirito di adattamento e apertura mentale alle vita comunitaria.
I requisiti “tecnici” sono pochi e semplici: la maggiore età, per i campi all’estero, oltre ovviamente ad un documento valido per l’espatrio per i Paesi comunitari ed il passaporto per i Paesi extra-comunitari, l’iscrizione allo Sci ed un impegno a partecipare ai momenti formativi prima e durante il campo, in modo tale da essere informati e preparati alle attività che si vanno a svolgere.
Chi ha già partecipato a questo tipo di esperienza è pronto a rifarla, senza esitazioni né ripensamenti, perché “ciò che ti rimane alla mente, una volta tornato a casa, non è il lavoro svolto al caldo del sole estivo, ma il caos infinito del pranzo comunitario, gli scherzi, le battute, le canzoni intorno al falò la sera e la tristezza nel dover partire per tornare a casa”. Alcuni dicono che queste esperienze si sa quando iniziano e non si sa quando finiranno, perché “se un’estate hai partecipato ad un campo in agosto, l’anno seguente vorrai farne anche un altro a luglio, ed il tempo trascorso a casa rimpiangerai di non averlo impegnato in un campo-lavoro!”.
Come si può rimanere indifferenti ad affermazioni di tal genere? E allora non aspettate neanche un momento!
Le iscrizioni allo Sci sono già aperte: prima ci si prenota e più facoltà di scelta c’è. Tutte le proposte per l’estate 2000 sono consultabili su internet al sito www.sinet.it, nelle pagine dedicate allo Sci; inoltre ci si può rivolgere alla sede locale dello Sci qui a Molfetta. A noi della redazione piacerebbe sapere, a fine estate, se qualche lettore, grazie al nostro articolo, ha vissuto un’esperienza piacevole ed interessante.
Cinzia Ligustro