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Blitz dei carabinieri contro i fruttivendoli, crisi della pesca, scempio al Duomo e condanna di Pino Amato, nell'ultimo numero della rivista “Quindici” in edicola
23 giugno 2010

MOLFETTA - E’ in edicola da alcuni giorni, il nuovo numero della rivista Quindici (nella foto, la copertina) il mensile leader che fa opinione a Molfetta, completando così il panorama informativo offerto ogni giorno con Quindici on line, il primo e più diffuso quotidiano in internet di Molfetta, offrendo argomenti diversi e più approfonditi del giornale web.

Tre gli argomenti in primo piano: il blitz dei carabinieri, che hanno “cancellato” (temporaneamente) i fruttivendoli abusivi, liberando marciapiedi e strade da cassette di frutta senza alcuna garanzia di igiene e qualità, la crisi della pesca legata alla decisione dell’Unione europea di allargare le maglie delle reti e lo scempio al Duomo di Molfetta, dove, pur essendo tutto in regola, è stato autorizzato dalla sovrintendenza un archeomostro.
E su questi temi che toccano la legalità e il rispetto delle regole che si sofferma il direttore Felice de Sanctis nel suo editoriale.
Ma anche l’economia riserva un’interessante analisi di Francesco del Rosso sul bilancio comunale, con la quale il giornalista si chiede se esiste un misterioso “tesoretto” nel bilancio, per pagare i risarcimenti che il Comune deve versare alla ditta appaltatrice per i ritardi nei lavori. E Marcello la Forgia intervista l’assessore Giulio La Grasta anch’egli muto sullo scottante problema dei risarcimenti, ma elogia il “Bilancio virtuoso” dell’amministrazione Azzollini.
Per la pagina politica, intervista a Giovanni Abbattista riconfermato segretario del Pd, mentre Tommaso Minervini organizza il futuro della sinistra con un intervento su “Quindici” in cui chiama a raccolta chi si riconosce in quest’area per il 25 giugno.
Non poteva mancare la notizia della condanna a 3 anni di reclusione (condonati per l’indulto) all’ex assessore di F. I. Pino Amato e la sua replica in una conferenza stampa, nella quale ha accusato anche il Pm Giuseppe Maralfa che lo ha querelato.
Chi ricorda l’episodio della Moby Prince, il traghetto incendiatosi nel porto di Livorno dove entrò in collisione con una nave dell’Agip. Il tribunale ha chiesto l’archiviazione: fatalità ed errore umano.
Sempre per la cronaca arriva la notizia della realizzazione di 420 nuovi cassettoni, mentre continua la caccia al parcheggio dei defunti che oggi non possono trovare una collocazione definitiva.
Per le pagine della cultura Ignazio Pansini ci parla dei volontari garibaldini alla guerra greco-turca del 1897 nel racconto del molfettese Gioacchino Poli. La scrittrice Gianna Sallustio ci propone il suo racconto Marienne, mentre Cosmo Tridente si sofferma sulla figura di mons. Pasquale Gioia vescovo fortiter et soaviter e Corrado Pappagallo ricostruisce il naufragio di un paranzello molfettese nelle acque di Procida nel 1892.
Questi altri argomenti: Teatro, i ragazzi del “Salvemini” alle prese con Garcia Lorca; Gaetano Salvemini, il suo pensiero sempre attuale; premiati i marittimi di lunga navigazione; lame, né vinti, né vincitori; il Comune tornerà ad assumere nel 2011; i marittimi sempre più spesso dimenticati.
Infine lo sport: Strade in festa per il passaggio del Giro d’Italia; Premio del Panathlon al giornalista Francesco del Rosso; Successo del saggio finale “Vem Capoeira gioco a scuola Csain; San Gennaro vince le Ecclesiadi 2010, il basket, il tennistavolo, l’hockey e il calcio, dove tra Molfetta e Liberty del presidente Canonico, la convivenza è finita.
Come si vede, un numero, quello in edicola, molto ricco di contenuti e temi interessanti con tanti argomenti che vi terranno compagnia per un mese di piacevole lettura, con approfondimenti che spaziano dalla cronaca alla politica, dall'economia all'attualità, dalla cultura allo sport.
Quindici: quello che gli altri non dicono, Quindici: la rivista che si sceglie in edicola. 
 
 

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IN RUTTO VERITAS - VIVA DON ALLICANTE!!! Non ho capito una cosa, si sta facendo una battaglia contro l'abusivismo o gli ambulanti? Allora se il Sindaco emette un'Ordinanza, con nuovi criteri, e questa viene rispettata, dove sta il problema per la "sinistra professionale e """giudiziale""" soft & glamour". L'ordinanza va a disciplinare temporaneamente un intero settore che da lavoro a molte persone, ebbene, soffermatevi piuttosto sulla reale applicazione di questa ordinanza. Preoccupatevi dell'applicazione dei criteri che il Sindaco ha predisposto. Questa sinistra, puzza da lontano di aristocrazia arrogante ed elitaria. In altri tempi, il vecchio (allora giovane) "sandrino", sarebbe salito su un tavolo, su un'automobile, e avrebbe starnazzato (come solo lui sapeva fare), in favore del lavoro, dei pescivendoli, degli ambulanti (Tralascio il giudizio storico, ora per allora sulla strumentalità...). Oggi questa sinistra, sa solo proporre durezza, arroganza, cattiveria (consentitemi il termine) amputazioni sociali!!! ... nei confronti di intere categorie la cui unica colpa è quella di voler svolgere un lavoro legale. E chi ha eliminato tutte le piazze a Molfetta ehhh??? Con i suoi "voli pindalici mentali" che sono rimasti in sospeso tra le nuvole ehhhh??? A me, questi cravattati aristocratici, che fanno battaglie il cui unico risultato è sempre e soltanto quello di traghettare alla fame interi corpi sociali, non piace! Questi non sono di sinistra, questa è la nuova aristocrazia! Non ci siamo!



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