Bilancio comunale. Somme non vincolate: distribuzione tra retribuzioni, mutui e servizi vari
Pagamento delle retribuzioni, delle rate dei mutui in scadenza e dei servizi indispensabili fino al prossimo giugno. Questa la destinazione delle somme non vincolate delle casse comunali del Comune di Molfetta. Un’operazione realizzata lo scorso mese dal commissario prefettizio, dott. Giacomo Barbato, che «non è legata alla mera individuazione delle somme da pagare, ma risponde alla necessità di preservare da ogni attacco tutte le risorse finanziarie di cui l’ente verrà a disporre nel semestre fino alla concorrenza delle somme destinate al pagamento degli stipendi, mutui e servizi indispensabili». In sostanza, oltre a destinare tutte le risorse finanziarie libere al pagamento delle retribuzioni del personale dipendente (fino a 5,1 milioni di euro) e alle rate dei mutui scadenti nel prossimo semestre (fino a 6,3 milioni di euro), gran parte delle risorse residue sono state canalizzate sui servizi indispensabili e non (somme che l’amministrazione ritiene di dover ancora impegnare e pagare nel semestre). Spiccano le spese per l’amministrazione generale (3 milioni di euro), per l’assistenza alle persone (2,44 milioni di euro), per i servizi di istruzione (1,13milioni di euro) e, soprattutto, della nettezza urbana (4,25 milioni di euro), anche se, secondo indiscrezioni, sarebbero emerse delle difficoltà nell’ASM per la retribuzione del personale dipendente. Di minore entità finanziaria i servizi di anagrafe, stato civile ed elettorale (303mila euro), la prevenzione e riabilitazione (626mila euro), il servizio idrico di fognatura e depurazione (389mila euro), la viabilità e pubblica illuminazione (551mila euro), infine i servizi connessi agli organi istituzionali (314mila euro), all’Ufficio Tecnico Comunale (219mila euro), alla giustizia (159mila euro), alle abitazioni 109mila euro. Quasi 862mila euro le somme presunte per l’espletamento dei servizi non indispensabili: cultura (410mila euro), sport (211mila euro), turismo (19mila euro), sviluppo economico (229mila euro). Si tratta di stanziamenti previsionali molto inferiori a quelli approvati nel luglio 2012, probabilmente dipesi da situazioni contingenziali e/o meccanismi amministrativi che restano comunque oscuri se alle delibere pubblicate sull’albo pretorio comunale online, oltre alle relative tabelle, non sono allegati documenti che meglio specifichino la funzione, i servizi e le modalità di ripartizione finanziaria. Ad esempio, negli stanziamenti del luglio 2012 emergono i 17milioni di euro (importo massimo) stanziati per il pagamento dei mutui in scadenza fino a dicembre 2012, o ancora i 72 milioni di euro per i servizi indispensabili. Tra questi, 11 milioni di euro per i servizi di amministrazione generale, 31milioni di euro per quelli inerenti le abitazioni o ancora 11milioni di euro per l’istruzione e 10 milioni di euro per la nettezza urbana (più del doppio rispetto al primo semestre del 2013). Al contrario, da luglio a dicembre 2012 erano stati indirizzati per la cultura e il turismo solo 50mila euro complessivi (una vera e propria scarnificazione, di fronte ai milioni di euro consumati e/o programmati per opere pubbliche muscolari e a volte superflue), mentre per lo sport e lo sviluppo economico oltre 11milioni di euro (rispettivamente 7,2 milioni e 4 milioni di euro), nonostante gli investimenti o le molteplici destinazioni si siano rivelate binari morti. Purtroppo, per questi servizi non indispensabili pochi sono stati i progetti concretamente realizzati nel 2012, se si escludono quelli futuribili o ancora in fase di progettazione. Senza dubbio, è l’allegato sui trasferimenti in conto capitale l’atto più interessante della delibera di destinazione delle somme non vincolate. Infatti, fino a dicembre 2012 le somme vincolate per il Comune di Molfetta ammontano a 42,6 milioni di euro, di cui ben 40,6 milioni di euro indirizzati per la costruzione del nuovo porto commerciale. Il confronto tra il prospetto della ricognizione dell’impiego delle somme erogate dal Ministero dell’Interno (sul numero di gennaio di Quindici è stato pubblicato un ampio primo piano sui finanziamenti ministeriali erogati a Molfetta) e la disponibilità della cassa comunale, evidenzia altri interessanti movimenti contabili sul porto: è stato riscosso tutto il mutuo contratto con la Banca OPI (Legge n.174/02) da 31,4milioni di euro, anche se sono stati solo pagati 4,68 milioni di euro, mentre dei 4,38milioni di euro ottenuti dalla Legge n.428/01 e impegnati nel bilancio regionale sono stati riscossi solo 2,84 milioni di euro, ma pagati ben 4milioni di euro (passivo di 1,18 milioni di euro); degli stanziamenti della Legge n.350/03 (Legge finanziaria 2004) e della Legge n.248/05 (Misure di contrasto all’evasione fiscale e disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria), ottenuti dal mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, sono stati riscossi rispettivamente 18,5 milioni e 7,1 milioni di euro, con un totale pagato di 23milioni di euro (passivo di -389mila euro per la Legge n.248); dei 24milioni di euro delle Leggi finanziarie 2009 e 2010 il Comune di Molfetta ha riscosso 15,5milioni di euro, ma sono stati pagati solo 3 milioni di euro Restano ancora da riscuotere e piazzare in bilancio i 30 milioni di euro. Per ora, pare si stia raschiando il fondo del barile.
Autore: Marcello la Forgia