Beppe Zanna (Rifondazione): il sindaco confessa il ridimensionamento dell’ospedale di Molfetta
MOLFETTA - «Il Sindaco con questo comunicato sostanzialmente “confessa” che le eccellenze che i cittadini molfettesi e non solo, apprezzano, non sono allocate nell’ospedale di Molfetta in maniera strutturale, ma in maniera contingente e temporanea», è il commento del consigliere comunale di Rifondazione, Beppe Zanna, all’annuncio fatto da Minervini sulla conferma dei posti di cardiologia.
«La ragione è una sola: l’ospedale di Molfetta nel piano di riordino ospedaliero è classificato come ospedale di base con soltanto tre reparti chirurgia generale, medicina generale, e ortopedia per un totale di soli 70 posti letto.
Tutte le implementazioni previste dalla convenzione stipulata tra L'ASL di Bari e la Regione Puglia per garantire le prestazioni a carattere urologico, cardiologico, nefrologico, di medicina interna ad indirizzo nefrologico, e l'avvio della terapia intensiva a carattere post operatorio (TIPO) possono venir meno in qualsiasi momento, perché, appunto, non sono incardinate in maniera definitiva nel nostro ospedale.
Per questo sarebbe stato necessario chiedere con forza la rimodulazione del piano di riordino, ma Minervini, Tammacco, e il Partito Democratico erano troppo impegnati ad applaudire Emiliano quando prometteva solennemente il mantenimento dell’ospedale di Molfetta pur avendo approvato in maniera definitiva il piano e conseguentemente il definitivo ridimensionamento del nostro presidio ospedaliero.
Ora tanti scappano dalla nave che affonda, ma noi vigileremo affinché la città non subisca l’ennesima operazione trasformistica».