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Basket Virtus Molfetta, parla Carolillo: continuo a lavorare con serenità Il coach non accetta le critiche e attacca la stampa libera e i tifosi. "Quindici" continuerà a garantire il diritto di parola a tutti
03 dicembre 2008

MOLFETTA - Sergio Carolillo (foto Photopress Italia), coach della Nuova Virtus Basket Molfetta, alla guida della squadra biancoazzurra sin dai tempi della Serie C1, non ha potuto vedere gli ultimi due secondi della gara di domenica scorsa in quel di Palestrina: espulso per proteste aveva dovuto abbandonare la panca. Oggi, a mente più serena, analizza le ragioni della sconfitta e si proietta sull'impegno di venerdì sera, ore 21, sul parquet del Firenze. “A Palestrina – ha detto l'allenatore di Monopoli - non siamo stati né bravi né fortunati a raccogliere un successo che avevamo meritato sino a poche decine di secondi dal suono della sirena. Abbiamo peccato nella gestione del vantaggio di dieci punti e il parziale negativo di otto punti ci ha tagliato le gambe. Anche la fortuna ci ha voltato le spalle quando Morri ha messo dentro un tiro da tre da lunghissima distanza, poi a completare il quadro c'è stato l'inesistente infrazione di passi fischiata a Patrick Nanut e il tecnico comminatogli senza motivo alcuno”. E proprio sul tecnico fischiato a Nanut più di qualcuno ha pensato a offese rivolte all'arbitro: “Lo smentisco assolutamente: Patrick ha chiesto all'arbitro spiegazioni per un fischio apparso quantomeno dubbio, non ha protestato né è andato fuori dalle riga. Anche Morri, passandomi accanto mi ha detto che Patrick non aveva detto assolutamente nulla all'arbitro. Una decisione del genere, in quel momento della gara, ha certamente contribuito a portarci alla sconfitta”. Sorge allora il dubbio che la Virtus, neo promossa, non venga adeguatamente garantita: “Non mi piacciono queste forme di vittimismo – ha sottolineato Carolillo - abbiamo criticato la direzione arbitrale ma questo non significa che non ci sentiamo tutelati. Del resto anche in B2 siamo stati neopromossi eppure abbiamo raggiunto la semifinale play off e l'anno successivo abbiamo partecipato alla finale. Escludo quindi che qualcuno non abbia a cuore le sorti della squadra”. Ed a proposito di squadra non si può non chiedere a Carolillo un commento sulla prestazione di alcuni suoi uomini. “Per quanto riguarda Andrea Malamov il suo impiego è stata una scelta obbligata dal fatto che Roberto Simeoli si era infortunato nel corso dell'allenamento di venerdì. Naturalmente dovremo lavorare per inserirlo nel gruppo e negli schemi ma sono sicuro che non ci vorrà molto tempo. Su Andrea Maggi non si può non dire che abbia giocato al di sotto delle sue possibilità, ma questo è normale per un giocatore che si impegna sempre al massimo e che comunque domenica pur non realizzando tantissimo è stato oltremodo utile all'economia del gruppo. Ed a proposito di gruppo è evidente che la squadra stia girando finalmente bene: ci dovremo impegnare ancora ma le cose iniziano a migliorare. Difendiamo e subiamo di meno ed è quello che tentavamo di fare dall'inizio del campionato”. Qualcuno, tramite i forum su internet, ha chiesto e chiede con insistenza l'esonero dell'allenatore. “Decidere di esonerare il coach – ha detto Carolillo - è una decisione che spetta unicamente alla società. Se qualcuno si aspetta che io mi faccia da parte, può mettersi l'anima in pace: le mie dimissioni non arriveranno. Non certo perché sono attaccato alla poltrona ma perché ritengo che il lavoro stia cominciando a dare i suoi frutti e che l'obiettivo salvezza sia alla nostra portata. È anche vero che c'è gente che continua ad attaccare trincerandosi dietro l'anonimato garantito da qualche organo di informazione che, continua subdolamente a fomentare la piazza e a lanciare accuse stabilizzanti per tutto l'ambiente. Sinceramente farei veramente a meno di dover star qui a ribattere ad affermazioni che poco hanno a che fare con lo sport e molto invece con i pettegolezzi di basso livello”. Venerdì alle 21 nell'anticipo di Firenze la Virtus sarà chiamata ad un pronto riscatto: “Sicuramente i ragazzi scenderanno in campo carichi ed arrabbiati per il regalo di Natale anticipato che abbiamo consegnato al Palestrina. Non dobbiamo però sottovalutare gli avversari: si tratta di una squadra composta da uomini che non a caso hanno vinto a Trapani e domenica scorsa hanno rischiato di fare altrettanto a Potenza. Anche a Firenze sarà necessario massimo impegno e magari un po' più di freddezza nei momenti clou del match. Quello che stiamo giocando – ha concluso Carolillo - è un campionato strano, livellato e difficile. Tranne Ferentino, Osimo e Latina che stanno facendo quello che tutti si attendevano alla vigilia, tra le altre regna equilibrio. La stagione è ancora lunga e la nostra salvezza riusciremo a conquistarla sul campo”. Fin qui le dichiarazioni di Carolillo, alle quali non possiamo non aggiungere un commento: il coach pensi a fare il suo mestiere, i giornalisti (quelli liberi) come siamo noi di "Quindici", continueremo a fare il nostro e a dare diritto di parola a tutti i tifosi e i lettori, come abbiamo sempre fatto. Accettando di allenare la squadra, si è esposto automaticamente alle critiche legittime dei tifosi che vanno accettate in silenzio e umiltà, continuando a lavorare per dimostrare che quelle critiche sono ingiuste. Respingiamo al mittente le accuse: non esiste alcuna intenzione, almeno da parte nostra che abbiamo sostenuto e incoraggiato la Virtus fin dal primo momento, di "subdolamente fomentare la piazza e a lanciare accuse stabilizzanti per tutto l'ambiente". Esiste soltanto il legittimo diritto di cronaca e di critica sia da parte nostra sia da parte dei tifosi di ragionare con la nostra testa, non con la testa della dirigenza che crede di governare l'informazione con comunicati stampa esmessi dalla stessa società. Se Carolillo ha queste idee in testa si sbaglia e forse è inadatto ad allenare un squadra in un paese democratico, forse si troverebbe più a suo agio in un paese dove la stampa è sotto controllo. Ci auguriamo che l'allenatore ritorni nei suoi ranghi e lavori in silenzio per la vittoria della Virtus, che tutti auspichiamo, e lasci i tifosi e i giornalisti liberi di esprimere le proprie opinioni: lo sport è fatto anche di questo, se non lo si capisce, è meglio che cambi mestiere".
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Ma smettetela di criticare sempre e di cercare giustificazioni a tutto! Certo che Carolillo ha accettato di fare un lavoro pubblico e come un politico è sempre sotto gli occhi di tutti e soggetto a critiche di tutti i generi ma non mi pare che si sia mai sottratto a questo compito. Ha chiesto il silenzio stampa per riordinare le ideee sue e della squadra ed è stato criticato (e vi faccio notare che tutte le squadre, anche quelli che militano ai vertici non solo del basket ma anche del calcio,della pallavolo...lo fanno ma non hanno mai critiche!), ora parla e non lasciate neanche che siano solo ed esclusivamente le sue parole ad essere commentate e invece indirizzate il giudizio della gente! Non so perchè vi accanite contro di lui e non mi interessa, spero solo che non sia un orientamento politica perchè se fosse così sarebbe squallido! E poi non solo fare quel commento quasi a voler distingue il cattivo (Carolillo) dal bravo (la redazione) ma per giunta metterlo anche nel catenaccio! Voi sapete certo meglio meglio di me che quello che si scrive in titolo, catenaccio e occhiello sono le prime cose che indirizzano il lettore e qual'è il messaggio?che Carolillo non vuole che si parli! A questo punto potevate anche eliminare i tre quarti dell'intervista e scrivere solo l'ultima parte visto che da "bravi" giornalisti non avete accennato minimamente a comprendere quanto il suo compito possa essere difficile e quanto possa essere difficile ascoltare le critiche soprattutto di chi di questo campo ne capisce poco! Non ha detto non parlate ma ha detto nè che non vuole rispondere ma che non può, e non deve aggiungerei io, rispondere a chi lo accusa e gli dice di dimettersi senza farsi riconoscere eche non è corretto d parte della stampa indirizzare i giudizi del lettore. Poi non mi pare che abbia fatto i nomi di qualcuno in particolare visto che non mi pare che voi siate i soli a dare spazio ai lettori..quindi perchè ve la prendete così tanto da dovervi giustificare?forse sentite la coscienza sporca?




Non credo che Quindici scriva i suoi articoli sulla Virtus per una rivalsa politica contro la dirigenza. La Virtus è seguita da gente di tute le fazioni politiche ed io ed altri che politicamente la pensiamo diversamente dalla dirigenza ne siamo l'esempio vivente. Mi meraviglia però il fatto che gli articoli sulla Virtus non sono mai firmati e sicuramente non si possono addebitare al direttore perchè non l'ho mai visto seguire la Virtus in questi anni. E' ovvio che esiste la libertà di cronaca, ma sinceramente anch'io che credo essere uno che ha messo all'apice di qualsiasi discussione la "libertà di stampa" noto un accanimento particolare da parte dell'anonimo giornalista neio confronti di Carolillo e della dirigenza che tantissimo hanno dato a questo sport che non dimentichiamo fino a pochi anni fa ci relegava tra le ultime città della Puglia ed oggi a parte Brindisi ci segnala insieme ad Ostuni come la prima città pugliese ed in assoluto la prima città della provincia di Bari capoluogo compreso. Se siamo arrivati a questo traguardo lo dobbiamo in primis a Sergio Carolillo che ha raccolto la squadra in C2 portandola in B d'eccellenza ed inoltre ha messo a disposizione della stessa non solo le sue grandi capacità tecniche, ma anche il suo entusiasmo, la sua volontà ed il suo grande carattere grazie al quale riesce a mantenere la calma anche nei momenti più difficili; successivamente dobbiamo ringraziare Andrea Bellifemine e Leonardo Scardigno che grazie al loro entusiasmo hanno fatto nascere l'amore per questo sport in tutta la città contagiando ogni domenica più di 2.000 persone. Quindi va bene la libertà di stampa ma la critica non supportata da spiegazioni tecniche mi sembra gratuita. Sperando che tutti raccogliamo la giusta serenità per il bene della Virtus e del basket molfettese saluto la Redazione cordialmente.

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