Bambina morta nella vasca, l'autopsia non chiarisce i dubbi
MOLFETTA- 26.3.2004
Continuano le indagini sulla morte della bambina di 5 anni, di Molfetta, che sarebbe avvenuta in circostanze da chiarire. I genitori risultano indagati e per omessa sorveglianza e omicidio colposo. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, coordinati dal Pm del Tribunale di Trani, Bruna Manganelli, la piccola, affetta da febbre alta, sarebbe stata immersa dalla madre nella vasca da bagno piena di acqua fredda. Subito dopo le sue condizioni si sarebbero aggravate.
Ma un'altra delle ipotesi investigative è che nella vasca sia caduto inavvertitamente un phon e che quindi la bambina possa essere rimasta folgorata dalla scarica elettrica.
E' stata la madre della piccola a chiedere 1'intervento del servizio 118; la bambina è morta a bordo dell'ambulanza che la trasportava all'ospedale di Bisceglie.
Gli inquirenti non si sbilanciano su alcuna ipotesi, anche perché - dicono - i genitori della bambina, «gente normalissima, persone perbene», sono sotto choc ed hanno detto solo poche «frasi confuse».
Le indagini, infatti, sono normale prassi procedurale per accertare tutti i risvolti della vicenda: indagare i genitori - sottolineano - vuol dire dare loro la possibilità di difendersi.
Quanto è stato accertato sinora è che la bambina aveva febbre alta; a mezzogiorno della domenica ha, comunque, pranzato e nel pomeriggio la madre le ha fatto un bagno. «Non assolutamente - precisano gli investigatori - nell'acqua fredda» e neppure si pronunciano sull'ipotesi del phon caduto inavvertitamente nella vasca.
«Dobbiamo tener presente - concludono - che ci sono due genitori che hanno perso una bimba e quindi occorre attendere risultati certi dalle indagini».
L'ipotesi della folgorazione, dovuta probabilmente alla caduta del phon nella vasca da bagno, resta la più probabile, ma solo gli esiti di ulteriori esami istologici e tossicologici potranno fugare ogni dubbio.
L'autopsia eseguita a Bari dal prof. Francesco Introna dell'istituto di medicina legale dell'università, non ha sciolto tutti i dubbi sulla vicenda ma, secondo i primi esami, è ormai remota 1'ipotesi che la morte sia avvenuta per annegamento. Resta da verificare - ha specificato Introna - 1'eventuale presenza di patologie naturali (anche questa considerata non molto probabile) mentre è del tutto esclusa 1' ipotesi di omicidio per soffocamento.
Le indagini sono coperte dal riserbo degli investigatori. Il magistrato inquirente, Bruna Manganelli, sostituto procuratore presso la procura di Trani, non ha ancora ascoltato i genitori della bambina che sono stati invece sentiti nei giorni scorsi dai carabinieri e che restano indagati per le ipotesi di omicidio colposo e omessa sorveglianza.
Su questa vicenda, intanto, qualche giornale sta facendo un'ignobile speculazione, paragonando la vicenda al caso Cogne: un modo inqualificabile di affrontare un dramma come questo che ha sconvolto un'intera famiglia.