Bagnanti sgomberati dalla Prima Cala a Molfetta, dopo l’articolo di “Quindici” il consigliere comunale Spaccavento chiede spiegazioni
Forse c’erano situazioni di pericolo non segnalate, né isolate dall’accesso. La mancanza di rampe per i disabili e una manutenzione programmata
Felice Spaccavento alla Prima cala
MOLFETTA – L’articolo di “Quindici” su segnalazione di un lettore sullo sgombero forzato dei bagnanti dalla Prima cala a Molfetta, mai spiegato dall’amministrazione comunale, ha avuto un seguito in sede politica.
Infatti il consigliere comunale di “Rinascere” Felice Spaccavento dell’opposizione di sinistra ha diffuso un video via social, nel quale si chiede spiegazioni (mai arrivate, ovviamente, a che serve un ufficio stampa, solo a fare propaganda?) da parte dell’amministrazione comunale sull’inaccessibilità di una parte della stessa spiaggia, una delle poche libere della città.
In mancanza di notizie in merito, ci si affida alle ipotesi: sembra che ci fossero situazioni di pericolo non segnalate, né tantomeno isolate dall’accesso ai bagnanti (recinzione avvenuta postuma, senza cartelli).
«Mi auguro che qualcuno possa dare indicazioni in merito, anche perché tanti molfettesi non possono permettersi la tessere dei lidi e non è corretto privarli di una possibilità senza una chiara motivazione» ha aggiunto Spaccavento, che ha sottolineato ancora una volta come manchi una manutenzione programmata dei beni pubblici.
Altro argomento è quello delle rampe per i disabili che mancano in tutte le spiagge libere, non sappiamo se ci siano in quelle private. Comunque chi non vuole o non può pagare il costo di una cabina nelle spiagge private (che grazie al Meloni, godono ancora di privilegi, contro i quali è intervenuta anche l’Unione Europea), conclude Spaccavento, ha il diritto ad avere servizi adeguati e accessi al mare sicuri.
© Riproduzione riservata