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Azione Giovani e Il Circolo dicono la loro sulla commemorazione del 25 aprile a Molfetta "Noi fatti oggetto di insulti dai militanti antifascisti"
26 aprile 2007

MOLFETTA - Dopo la tensione che si è potuta registrare ieri, nella nostra città, in occasione della manifestazione di celebrazione del 25 Aprile (festa della Liberazione dalla oppressione nazi-fascista in Italia), riceviamo e pubblichiamo un comunicato congiunto diffuso dalla locale sezione di Azione Giovani e dall'associazione Il Circolo. "In merito al corteo per commemorare il 25 aprile, noi ragazzi di AZIONE GIOVANI e de IL CIRCOLO, ci sentiamo in dovere con la presente nota, di descrivere i fatti avvenuti nella giornata di ieri. Per amor di verità, ci preme sottolineare come noi manifestanti di centrodestra siamo stati fatti oggetto di ripetuti insulti e provocazioni assolutamente gratuite partite dai militanti antifascisti avverso le quali siamo disciplinatamente rimasti composti ed in doveroso silenzio. Nessuno di noi è di indole violenta e ognuno di noi per costume non si lascerebbe mai trascinare in indecorosi scontri verbali soprattutto se impegnato a manifestare liberamente le proprie idee nel corso di una celebrazione istituzionale così importante quale quella del 25 aprile. Ciò nonostante se qualche reazione alle suddette provocazioni c'è stata questa è circoscrivibile ad uno o due partecipanti dai quali prendiamo le distanze condannandone il comportamento, pur non potendo del tutto biasimare chi manifesti dissenso, seppure in maniera non composta, dall'essere ricoperto di ripetuti insulti e bestemmie solo perché di idee politiche differenti. Ribadiamo che nessun tipo di provocazione è partita da noi giovani di centrodestra e dichiariamo la nostra estraneità in merito all'affissione di quei lenzuoli, riportanti scritte imbelli ed insensate sulla muraglia della città vecchia; lungi infatti, dal nostro pensiero, coinvolgere nella politica la santa figura di DON TONINO BELLO. In conclusione vorremmo comunicarvi che nessuno di noi, a manifestazione conclusa, ha seguito il consiglio della giornalista Lella Salvemini di consultare un manuale di storia per scoprire cosa è stato il 25 aprile, perché è proprio per il fatto di averne consultati diversi, ieri abbiamo sentito anche noi il dovere di scendere in piazza vogliosi di dimostrare come questa ricorrenza appartenga ad ogni libero cittadino democratico di questo paese a prescindere dalla sua collocazione politica; è stato proprio questo il messaggio che ieri ha lanciato il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA! Siamo fermamente convinti delle nostre scelte, e ribadiamo ancora: ONORE A TUTTI I CADUTI! Con la presente, inoltre, ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato al nostro corteo e ci hanno espresso solidarietà, GRAZIE!"
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Spero che come al solito non sia la censura a prendere il sopravvento. Vorrei innanzi tutto rispondere al signore che si firma VITO ZOLI, prendendone le distanze per due motivi: 1) L'avvocato di cui sopra non è iscritto ne ad AN ne ad AG ma bazzica nell'UDC partito non certo estremista. 2)Alleanza NAzionale e Azione Giovani hanno nel proprio statuto il valore di anti-fascismo. Se qualcuno si diverte nel fare saluti romani o nel scatenare tumulti inutili non ha capito cosa è la destra e cosa è la politica giovanile in questa epoca. Non stiamo nel 68 in cui brigatisti e militanti di 3 posizione si confrontano. Premesso questo mi permetto di sottolineare come partecipare alla manifestazione del 25 aprile è un atto umile di riconoscenza della resistenza che non è stata effetuata solo e soltanto da partigiani che di colpe si sono macchiati ugualmente. Ricordo che noi italiani siamo liberi non certo grazie a dei partigiani armati di bombe carta che facevano saltare i ponti, ma grzie alle armi che questi avevano dagli americani e dagli uomini americani morti in italia per liberarci dall'occupazione nazista. L'essere di destra non credo significhi essere ignorante: conoscere una battaglia o il pensiero filosofico di questo o quel politico non significa essere intelligenti. E chi vuol capire capisca. Resta il fatto che le provocazioni sono venute non certo dalla nostra parte, a parte qualche schizzoide da cui come ho gia detto prendiamo le distanze, come partito, (e ripeto perche non iscritto ad AN). Del resto in alcuni cortei di rif.com. in cui compaiono striscioni del tipo "10 100 1000 NASSYRIA", i vari responsabili ci dicono che non facevano parte del loro partito, che sono persone autonome e che per democrazia non limitano nessuno pur non condividendo. Lasciateci copiare questa scusa, almeno una volta servirete a qualcosa. Grazie e spero non sia cestinato il mio intervento anche perche non offensivo nei confronti di nessuno.

Caro direttore La ringrazio per aver pubblicato il mio commento, io non sono prevenuto come Lei dice, ma constato che quando i miei commenti sono letti da LEI questi vengono pubblicati, ma quando sono altri a giudicare, non so perchè sono pericolosi... cmq polemiche a parte, la lezione di democrazia non l'accetto, se va sul sito di un'altro giornale on-line che non cito per ovvietà, vedra un video in cui si nota chiaramente chi sono gli anti-democratici. Anti-democratico è colui che marcia senza provocare o coloro che insultano e che gridano "FUORI I FASCISTI DAL CORTEO". Io credo che quando qualcuno si crede democratico debba accettare anche chi non la pensa alla stessa maniera. La verità è che la sinistra si è sentita scippare di una cosa che per tanti anni ha sentito come di sua proprietà. Fortunatamente sia Ciampi che anche Napolitano hanno reso giustizia e reso democrazia anche tra i morti. Onore a tutti i caduti, come recitava quello striscione, non credo sia un atto di provocazione.... FUORI I FASCISTI DAL CORTEO, lei come la chiamerebbe? Un gentile invito a non manifestare le proprie convinzioni? Grazie anche del sondaggio che sta facendo sul giornale, ma noi non siamo post-fascisti, siamo conservatori e come ho gia detto nel nostro statuto abbiamo rigettato in toto le tesi fasciste. Anche perche noi giovani, lungimiranti come sempre, siamo gia proiettati verso quello che sarà il famoso partito unico. Sono altri che si ispirano a Stalin o Lenin o Che Guevara: non ricorda che in totale hanno ammazzato piu di 3 milioni di morti? E cosa ne dice delle razzie che fecero i partigiani per cui anche Dalema ha chiesto scusa qualche mese fa? Non continuo ma forse sarebbe bene che anche la sinistra, come abbiamo fatto noi tempo fa, facesse un passo indietro. I morti sono morti sia che sia stato un fascista ad uccidere sia che sia stato un partigiano ad uccidere in nome di un tribunale del popolo che non aveva legalità. Le convenzioni di Ginevra certo non furono rispettate dai fascisti, ma di certo neanche dai partigiani. Grazie ancora e auguri per il suo giornale.


A Molfetta stamattina faceva caldo, era nuvolo, una cappa grigia avvolgeva tutto, la gente ha fatto festa a modo suo, magari svegliandosi tardi... Ma le autorità, erano pronte al "rito" tradizionale. E' stata una mattinata cominciata presto anche per certi "altri" molfettesi, che non hanno dormito. Tutto era stato concordato perchè si potessero onorare "tutti" i caduti. Il sindaco Azzollini di Forza Italia e gli assessori di Alleanza Nazionale, insomma la Casa delle Libertà al completo e i loro fans si erano svegliati presto: la giunta sopradetta e i suoi giovani con le bandiere americane e quelle italiane, della Casa delle Libertà s'intende, marciavano in vista di Piazza Mazzini. Ma qualcosa ha guastato la "festa". Il Coordinamento Antifascista di Molfetta, formatosi di recente, dopo numerose aggressioni e scritte naziste e xenofobe, ha dato vita ad una resistenza, come dire inaspettata. C'è stata un'onda anomala, forte , molto visibile nelle forme e nelle voci. La banda accompagnava il corteo ufficiale, "gli altri" cantavano Bellaciao, il sindaco parlava di pace e dei morti tutti (Nassirya in primis) e gli altri gridavano ora e sempre Resistenza, plotoncini di assessori e donne e uomini cercavano di frapporsi e impedire la parola, ma "gli altri" si sono presi la piazza e gridavano vergogna.La giunta di destra, ma se fosse stata di sinistra non sarebbe cambiata di molto, pensava che "gli altri" avrebbero potuto tollerare due grandi striscioni esposti con su scritto" Don Tonino Bello fai fuori i comunisti" e " Don Tonino Bello santo subito": subito, sono stati tolti."Gli altri" hanno amato Don Tonino Bello. Hanno fatto i conti male, molto male. "Gli altri" non hanno dato pace, a quella finta e infama pace che si vuole far passare per tale. Hanno tentato di dire lor signori, che sono aperti al dialogo-permettono tutto, anche il contradditorio. "Gli altri" molfettesi invece non lo hanno permesso. A corteo sciolto il sindaco era molto meno diplomatico che all'inizio: invitato a cantare Bellaciao, canzone ormai bandita dal 25 aprile, ha detto rosso in viso, che non gli andava. Non gli è andato giù questo 25 aprile e se ne è tornato a casa. "Gli altri" prima di farlo, sono andati a fare le pulizie, hanno scartavetrato le svastiche e le celtiche sui muri della città, hanno trovato la giusta tinta per coprire le scritte oscene. "Gli altri" ci sono. Se qualcuna di quelle figure autorevoli, i fans fascisti al seguito che continuavano a mostrare il dito medio e il saluto fascista-protetti dalle forze di polizia- volesse sapere chi era quella signora che nel silenzio ha gridato "Fuori la guerra dalla storia!" e ha disturbato la loro giornata, è presto detto: la scrivente cittadina italiana. Ho manifestato con loro, "gli altri". La cappa è sparita da Molfetta, il cielo è tornato celeste e mi dispiace ma "il vento soffia ancora"... Doriana Goracci


vi racconto una storia. c'era una volta un contadino padre di due figli. ogni mattina si svegliava alle quattro e andava in campagna per assicurare il pane ai suoi cari... non si interessava di politica, non sapeva leggere. poi ha avuto l'opportunità di partire per una guerra che ai suoi occhi sembrava normale routine, lo facevano tutti e senza gravi rischi. e lui è partito. camicia nera, mussolini, il re, la somalia, mogadiscio, gli inglesi, la resa.... poi in inghilterra per sei anni: "e ci trattavano bene, ci davano il panettone ogni domenica, ci davano i vestiti". dopo la fine della guerra quel signore è tornato, sbarcato a napoli e in treno merci fino a molfetta. quel signore era mio nonno che con gli occhi di un bambino mi ha raccontato un viaggio di sei anni... non ha mai capito bene cosa fosse successo al mondo ma continuava a ricordare la sua guerra, la sua prigionia, il suo ritorno a casa. vi scrive un comunista nipote di fascista, di camicia nera. questo assurdo ossimoro è possibile perchè la storia è fatta di vite umane. prima di tutto il rispetto verso chi non ha fatto male a nessuno, verso la povertà, verso il lavoro e il sudore della fronte. poi i simboli dell'ideologia, le retoriche dei revisionisti. io ho conosciuto un fascismo proletario, quello del mezzogiorno, delle campagne, quello del bisogno. oggi lo rivedo in tanti ragazzi che si arruolano e vanno a rischiare la propria vita per uno stipendio. non è cambiato molto. il dramma vero è quello del fascismo di governo, le truppe dispiegate ovunque si possa affermare la nostra democrazia e i nostri interessi... solitudinem faciunt et pacem appellant.



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