Aspettando il centro antiviolenza, questa sera a Comitando Molfetta
MOLFETTA - Il problema della violenza esercitata sulle donne, dentro e fuori dalle mura domestiche, deve essere considerato al centro delle politiche sociali avviate da Comuni, province e regioni che siano impegnati sul piano della difesa delle pari opportunità, e che desiderino battersi per l'affermazione dei diritti e per l'integrazione sociale dei soggetti deboli in difficoltà.
E’ questo il tema dell'iniziativa intitolata: Aspettando il centro antiviolenza a Molfetta, organizzata questa sera, alle ore 19,30, dall'associazione Comitando nella sua sede di Via E.de Nicola 12.
Interverranno l'avvocatessa Valeria Scardigno, presidentessa dell'associazione Pandora, e l'avvocatessa Schiralli, impegnata come volontaria, a Trani, nella gestione del centro "Save".
Dalla metà degli anni '80, quando, dietro la pressione delle donne dell'UDI, fu creato a Milano il primo centralino per le donne maltrattate e, a Milano e Bologna, i primi centri per l'accoglienza delle donne vittime di violenza, si sono moltiplicate le strutture di ospitalità e gli sportelli comunali e provinciali che assicurano alle utenti consulenza sanitaria, psicologica, e legale.
Tali centri (associati nella rete DIRE) spesso nascono dall'iniziativa concertata tra l'ente pubblico e le associazioni nell'ambito della pianificazione delle politiche sociali.
L'amministrazione comunale di Molfetta ha recentemente inteso avviare un percorso in questa direzione, concedendo all'associazione di avvocatesse “Pandora”, già impegnata nella gestione di uno sportello di consulenza per le donne maltrattate, di usufruire, per svolgere l'attività, di uno stabile di proprietà del comune. Si tratta di strutturare un percorso che potrebbe portare, in futuro, ad aprire anche a Molfetta una Casa Delle Donne.