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Approvato il piano di riordino ospedaliero. Molfetta perde cardiologia e urologia. Ma Emiliano assicura: si farà l'ospedale di I livello. Soddisfatto il dott. Spaccavento
30 novembre 2016

MOLFETTA – L’ospedale di Molfetta perde, come previsto, i reparti di Urologia (trasferito al San Paolo di Bari) e Cardiologia. E’ la conseguenza dell’approvazione, avvenuta oggi, del piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia.

Si farà, invece, l’ospedale di I livello tra Molfetta, Terlizzi e Corato (con l’aggiunta di una unità di rianimazione e terapia intensiva), almeno secondo alcune dichiarazioni del presidente della Regione Michele Emiliano, in attesa della realizzazione del nuovo ospedale di Andria. Non è stata ancora decisa la sede (molto probabile Corato), ma questo avverrà dopo che sarà avviata una due diligence per capire quale potrà essere la posizione migliore.
Ma questa promessa mal si concilia con la chiusura dei due reparti di Molfetta e di quello di ostetricia di Corato. Staremo a vedere.

Soddisfatto, invece, il dott. Felice Spaccavento che si era battuto per questa soluzione e che ha ricevuto una conferma dallo stesso Emiliano: «Ho comunicato con il presidente Michele Emiliano che mi ha confermato e, io non ho mai avuto dubbio alcuno, la volontà di creare un ospedale di I livello nella nostra area...nel nostro territorio... quindi Terlizzi, Molfetta, Corato, Ruvo, Giovinazzo, Bitonto avranno un ospedale di I livello. Non so se questa è una bella notizia, per me lo è, per voi tutti dovrebbe esserlo... È la notizia che la partecipazione può tanto... vorrei ringraziare tutti quelli che mi stanno vicino in questo momento e quelli che mi stanno aiutando in questo bellissimo percorso di sanità partecipata...tutti ad uno ad uno, Mario, Maddalena, Nico, Beppe, Vincenzo e tutti gli altri... stiamo studiando progetti per migliorare il nostro territorio che non può essere solo ospedale, ma deve essere territorio e gli ospedali riconvertiti devono servire a questo... Abbiamo tante bellissime idee a basso costo e ad alto impatto per il malato. Il malato, perdonatemi... il centro di tutto... andiamo avanti ...è dura ma nessuno di noi mollerà... scalate con noi la montagna - conclude il medico - il panorama sarà bellissimo!».

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