Antenna Wind: solo 48 ore per provarne la pericolosità
MOLFETTA – 4.1.2002
Come in un thriller: solo 48 ore per provare la colpevolezza. Peccato che non si tratti di un film. E’ l’ennesima presa in giro che gli abitanti della palazzina in via Martiri di via Fani 5/E sono costretti a subire: dimostrare scientificamente la pericolosità dell’antenna in 48 ore, altrimenti non ci sarà più nulla da fare e i tecnici dell’Alcatel procederanno all’attivazione del ripetitore Wind.
Questo l’esito dello scontro avvenuto ieri mattina tra gli abitanti del quartiere e i tecnici dell’Alcatel che si stavano recando sul solaio per attivare l’antenna.
“Ci hanno mentito – racconta un condomino – volevano farci credere di dover solo recuperare materiale. Poi abbiamo sentito telefonate strane che gli ingegneri dell’Alcatel stavano facendo e ci siamo insospettiti. Con alcuni amici elettricisti abbiamo capito che non si trattava altro che dell’installazione dell’antenna e abbiamo bloccato tutto”.
Esattamente lo stesso copione di quando installarono l’antenna. Menzogne!”.
Adesso si ricorre persino ad un ultimatum, improponibile. Dimostrare ciò che la scienza non riesce a fare da decenni, in 48 ore.
E questo accade in una città che è “Città sostenibile delle bambine e dei bambini”, che fa parte della rete “Città sane”, che sta attivando il “Forum Agenda XXI”, che aderisce alla carta di Aalborg, che sottoscrive la carta di Porto Alegre.
Una città dove si parla di partecipazione popolare, di coinvolgimento, di scelte condivise, di progettazione partecipata…e ci si inorgoglisce, ma solo delle parole!
Una città dalla parte del cittadino dovrebbe essere in grado di percepire l’impatto sociale che l’attivazione dell’antenna avrebbe sulla gente che abita quei palazzi, il disagio che proverebbe l’intero quartiere ad ospitare il ripetitore. Basterebbe questo per dimostrare in pochi secondi, che un’antenna installata su un palazzo nuoce gravemente alla salute!
Massimiliano Piscitelli