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Andria, due minorenni in ostaggio per rapinare una banca: identificati dai carabinieri (erano già in carcere per un'altra rapina)
12 dicembre 2007

ANDRIA - Lo scorso 13 luglio 2 rapinatori assaltarono la filiale di Andria della Banca Popolare di Bari nella centralissima via Orsini, ma solo nel pomeriggio di lunedì hanno capito di essere stati incastrati. Fatale è stata una cartella porta documenti che uno dei due aveva utilizzato per fingersi cliente ed entrare nell'istituto di credito, che ha destato l'attenzione dei carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Andria facendo partire una serie di accertamenti che hanno portato alla loro identificazione. Una volta all'interno, il finto operatore si era coperto il volto con una calzamaglia e brandendo un grosso taglierino, aveva costretto gli impiegati ad aprire le porte al suo complice. Quest'ultimo, dopo essere entrato e coperto immediatamente il volto con una calzamaglia, aveva scavalcato il bancone delle casse per asportare 7.100euro e poi guadagnare un'uscita di emergenza insieme all'amico. Sconvolgenti alcune fasi della rapina, durante le quali il primo rapinatore aveva preso in ostaggio una ragazza ed un bambino puntando il taglierino contro di loro, per indurre gli altri presenti a non reagire e a disporsi in fila lungo una parete. I militari esaminati tutti gli indizi e confrontati i fotogrammi del sistema a circuito chiuso con centinaia di volti di pregiudicati, e raffrontato il modus operanti con quello di altri crimini commessi nel territorio nazionale, hanno scoperto che stesse modalità sono state usate per rapinare, il 14 agosto successivo, una banca di Apricena (Fg). In tale circostanza, infatti, si è avuta la replica fedele di quanto accaduto ad Andria : l'ingresso con la cartella di un rapinatore, il tipo di travisamento, l'arma utilizzata, le modalità di fuga ed un bottino, quella volta, di circa 23mila euro. Proprio tali elementi hanno portato i Carabinieri di Andria a confrontare con sofisticate apparecchiature le immagini dei rapinatori di Apricena, nel frattempo arrestati dai Carabinieri di San Severo (Fg), e ad identificarli negli stessi - Luciano Strafile, 29 enne e Matteo Merra, 26enne, entrambi di Cerignola - che avevano attuato il colpo nella città federiciana, così ottenendo dal Gip della Procura di Trani un'ordinanza di custodia in carcere per rapina aggravata in concorso, notificata presso la casa circondariale di Foggia dove erano già detenuti.
Autore: Domenico Sarrocco
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