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Ancora guerriglia nel derby col Bisceglie  
15 gennaio 2007

Altamura, Cerignola, Bisceglie. Tre gare di cartello e tutte archiviate con strascichi di polemiche e veleni, per fatti accaduti furori dal terreno di gioco. Ancora una volta il “P. Poli” è stato teatro di scene da guerriglia urbana dei soliti scalmanati che annidano e si nascondono tra i tifosi organizzati, la cui maggioranza sicuramente rigetta ogni atto di teppismo. Il derby con il Bisceglie era da bollino rosso, ma nonostante ciò, quello che si temeva, è puntualmente avvenuto, anche perché non tutto ha funzionato come era stato pianificato. Le consegne non erano rispettate già dall'arrivo dei circa 250 biscegliesi in stazione, i quali rifiutavano i bus messi a disposizione del Comune per il tragitto verso lo stadio. Scortati dai carabinieri i biscegliesi, con arroganza, sfilavano per Via Baccarini e scandivano slogan non proprio amichevoli verso i cittadini e la città che li ospitava. All'arrivo allo stadio iniziava il caos. Chi abbia cominciato non conta, perché quando il clima è incandescente basta poco per far scoppiare l'incendio e le varie reazioni a catena. Ad un certo punto una trentina di pseudo-tifosi ospiti sfondavano la porta del Tennis Club, prendevano ciò che trovavano, vasi di piante, pietre, pale e finanche un piccone, accedevano in gradinata e lanciavano tutto all'indirizzo del settore dei molfettesi che rispondevano. Un esercizio stupido, tanto per mostrare i muscoli agli avversari, anche perché le due tifoserie non potevano arrivare al contatto. La situazione precaria determinava il ritardo di 20' nell'inizio della gara. Durante la partita, grazie ai poliziotti in tenuta antisommossa che mantenevano le due tifoserie agli estremi della gradinata, non succedeva nulla. Al termine della gara per evitare il temuto contatto, i carabinieri col rinforzo della polizia di Stato effettuavano una carica per disperdere i molfettesi, mentre i biscegliesi si allontanavano dallo stadio, questa volta sui bus. Alla fine della giornata il bilancio è stato di due carabinieri feriti, oltre ai danni materiali. Il giorno dopo 4 tifosi molfettesi venivano fermati e passavano la nottata nel carcere di Trani, per poi essere rilasciati. Come si temeva il giudice sportivo è andato con la mano pesante: 2 giornata a porte chiuse per il Molfetta e 4 turni di squalifica al campo del Bisceglie. Una giornata da dimenticare.
Autore: F. d. R.
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