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Altomare, Tedesco e Minervini: "Il rilancio dell'ospedale è una realtà"
28 novembre 2005

MOLFETTA - 28.11.2005 “La destra in questi anni ha portato il nostro ospedale sull'orlo della rottamazione, ed il sindaco e tutta la sua maggioranza sono rimasti silenti e complici davanti allo scempio che si stava perpetrando”. E' un Cosimo Altomare (nella foto con l'assessore regionale alla sanità, Tedesco) estremamente duro nei confronti dell'amministrazione di centrodestra quello che è intervenuto domenica mattina, in un cinema Odeon gremito di cittadini, all'iniziativa sul tema “La Sanità a Molfetta dopo il riordino”, organizzata dalle cinque forze politiche (Margherita, Socialisti Autonomisti, Verdi, Udeur e Repubblicani Europei) che lo sostengono in vista delle elezioni primarie del centrosinistra, fissate per il prossimo 4 dicembre. Una manifestazione fortemente voluta dal candidato sindaco e dalla sua coalizione per affrontare un tema, quello della sanità appunto, estremamente delicato “sul quale il centrodestra ha fatto solo demagogia, dimostrando nei fatti di aver fallito clamorosamente” ha incalzato ancora Cosimo Altomare. “Abbiamo visto il sindaco – ha proseguito il candidato alle primarie – intervenire sulla vicenda del nostro ospedale in due sole circostanze: prima con il cappello in mano, davanti alla porta dell'ex presidente Fitto, per elemosinare, dopo il piano di riordino ospedaliero che umiliava il nostro nosocomio, qualche posto letto in più che gli consentisse di non perdere la faccia, e poi in questi giorni, per una inutile e pretestuosa polemica contro la Regione e contro Giovinazzo sulla localizzazione della sede della Asl. Avrebbe dovuto fare ben altro, in tutto questo tempo, per difendere gli interessi dei cittadini ed invece il suo governo è rimasto impigliato nella tanto invocata rete. Oggi, al contrario, il centrosinistra è davanti ad un radicale cambiamento ed il rilancio e potenziamento del nostro ospedale è una opportunità finalmente a portata di mano”. Ed è stato proprio l'ospedale al centro della manifestazione di ieri mattina, apertasi con il saluto di Gero Grassi, segretario regionale della Margherita, che ha portato l'augurio ed il sostegno convinto di tutto il partito per l'avventura che Altomare si accinge ad intraprendere, ma soprattutto con gli intensi ed appassionati interventi di Alberto Tedesco, assessore regionale alle politiche della Salute, e Guglielmo Minervini, assessore regionale alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva (nella foto) Tedesco, leader dei Socialisti Autonomisti, ha ricordato di aver ereditato una situazione sanitaria regionale disastrosa “per due gravi questioni: da un lato per una carenza strutturale indicibile, con ospedali assolutamente obsoleti ed ormai inadeguati, e, dall'altro, per una organizzazione funzionale debolissima, irrazionale ed iniqua. Ora stiamo lavorando con tenacia per restituire slancio ad un settore così delicato come quello della sanità”. Ed il progetto di rilancio, ha spiegato l'assessore, poggia su due pilastri fondamentali: “da un lato una pianificazione di medio-lungo periodo (un Piano dei Servizi Sanitari che sostituisca l'inadeguato Piano di Riordino Ospedaliero varato da Fitto) da fare in concertazione con tutti gli operatori del settore e, dall'altro, un piano di investimenti che porti alla realizzazione di almeno 12 nuovi ospedali per potenziare una rete infrastrutturale fragilissima”. “Ma – ha proseguito Tedesco – di fondamentale importanza è anche la valorizzazione di ospedali di particolare interesse come quello di Molfetta e su questo ci sono già risposte concrete. L'ospedale di questa città, con la istituzione della nuova Asl Ba/2, acquisterà autonomia organizzativa e tornerà ad avere il ruolo che gli compete. Da ospedale di serie C, rango a cui era stato ridotto dalla destra, tornerà ad essere un ospedale di primo livello, con la reintroduzione di tutte le discipline di base cancellate in questi anni, accanto ad un corollario di specialità che andranno dalla pediatria alla nefrologia, fino alla cardiologia ed al potenziamento del pronto soccorso. E questo è un percorso che compiremo entro la fine dell'anno, dal momento che i servizi devono essere attivi a partire dal primo gennaio, quando entrerà a regime la nuova Asl”. Ma l'assessore Tedesco non ha potuto evitare le polemiche di questi giorni, sollevate da Tommaso Minervini, sulla individuazione di Giovinazzo come sede degli uffici amministrativi della Asl: “Il sindaco non può strapparsi i capelli, sollevando una sterile polemica per questa decisione quanto mai opportuna, fatta in concertazione con la conferenza dei sindaci per ragioni di carattere logistico e funzionale, ma avrebbe dovuto far sentire la sua voce quando l'ospedale di Molfetta veniva declassato ed impoverito. Dove era allora? Cosa ha fatto per impedire che accadesse? Qui vedo tutta la malafede delle polemiche di questi giorni ed il tentativo di negare l'evidenza”. Sulla stessa lunghezza d'onda si è mosso l'intervento di Guglielmo Minervini: “A Molfetta non servono burocrati o uffici, ma medici e reparti! Il nostro è un ospedale malato, percepito dai molfettesi come tale, e la causa di questa sua malattia è stata la politica che in questi anni ne ha fatto solo un enorme bacino di consenso elettorale, svuotandolo e svilendone ogni potenzialità. Al centro delle politiche sanitarie della destra non ci sono stati i cittadini, i malati, la parte più debole ed indifesa della società, ma le opportunità che ciascuno poteva trarre per sé, come la composizione del consiglio comunale di Molfetta dimostra bene. Per questo il nostro presidio ospedaliero è screditato, a causa della gestione clientelare che nel corso del tempo, se ne è fatta.Per questo abbiamo perso tantissime competenze di eccellenza che dal nosocomio sono scappate e quelle che sono rimaste vivevano, fino a qualche mese fa, in un clima di incertezza e di frustrazione. Oggi diciamo a tutti gli operatori della sanità che a noi non interessa utilizzare l'ospedale come bacino elettorale, ma vogliamo offrire ai cittadini servizi migliori, convinti che solo così potremmo avere da questi un riscontro positivo, anche in termini di consenso. Non ci comporteremo da padroni con le stesse logiche dei vecchi padroni, anzi le ribalteremo: non chiediamo ubbidienza a nessuno, ma pretendiamo competenza e disponibilità a lavorare nell'interesse dei cittadini. Solo se l'ospedale tornerà ad essere percepito da tutti come un indispensabile bene comune da difendere, potremo vincere questa sfida”. Su Cosimo Altomare, Guglielmo Minervini ha evidenziato il significato politico della sua candidatura alle primarie: “Mentre altri puntano a caratterizzarsi come espressioni di una sola parte della coalizione, la figura di Cosimo si pone come candidatura del centrosinistra, da scrivere ed intendere tutto attaccato e senza trattino. Non è, né vuole essere una candidatura che rappresenta solo un pezzo, ma tutti ed è in grado di fare sintesi tra le diverse sensibilità che compongono la coalizione”. Ma ancora sul tema della giornata, sulla sanità, è intervenuto in conclusione Cosimo Altomare: “Le politiche della salute vanno al di là dell'ospedale e interessano una assistenza socio-sanitaria sul territorio che è mancata in questi anni e che occorre rilanciare. Penso agli investimenti per l'assistenza domiciliare, dimezzati nell'ultimo anno dal Comune, ma penso anche alla necessità di rimettere mano radicalmente al Piano Sociale di Zona, approvato in tutta fretta prima delle elezioni regionali a scopi puramente elettoralistici, oppure penso a politiche serie e concrete in materia di sostegno a situazioni di disagio o disabilità. Per tutto questo serve un sindaco credibile ed affidabile, che abbia idee realizzabili e presenti programmi verificabili”. Non poteva mancare, in conclusione, un richiamo alla situazione politica locale ed alla interminabile crisi amministrativa apertasi ormai più di quaranta giorni fa: “Mentre il centrodestra dà vita ad una giunta-farsa e mette il sindaco sotto la tutela del sen. Azzollini, noi avviamo uno straordinario percorso di partecipazione democratica che vedrà domenica prossima un momento di eccezionale importanza. Mi auguro che sia una bella giornate per tutti, per il centrosinistra e soprattutto per la nostra città”. Giulio Calvani
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